EVENTO SOSPESO – Fabrizio Carcano – “Il mostro di Milano”

BIOGRAFIA

Fabrizio Carcano è nato a Milano nel 1973.

Giornalista professionista, scrive per Il Giorno e per Superbasket.

‘In nome del Male’ è il suo ottavo romanzo noir dedicato ai misteri e al fascino di Milano dopo ‘Gli Angeli di Lucifero’ (2011), ‘La Tela dell’Eretico’ (2012) ,‘Mala Tempora’ (2014), ‘Ultimo grado’ (2014), ‘L’erba cattiva (2015), ‘Una brutta storia’ (2016) e ‘Il Mostro di Milano’ (2017), pubblicati sempre con Mursia Editore.

Nel 2017 la versione ebook del suo romanzo d’esordio ‘Gli Angeli di Lucifero’ è stata la più scaricata dai lettori milanesi, nell’ambito dell’iniziativa ‘Milano che legge’, con quasi 17mila download in ottanta giorni.

IL MOSTRO DI MILANO

Il romanzo di Fabrizio Carcano

SINOSSI

Un romanzo tratto da una vera storia di cronaca nera milanese.

Milano, 12 dicembre 1969. Poche ore prima dello scoppio della bomba in piazza Fontana una monaca viene massacrata all’esterno di un convento in periferia. Inizia l’orrore per una città, distratta dalla strage della Banca dell’Agricoltura e dal volo mortale di Pinelli, con tutto quanto ne segue, che non si accorge di una mattanza al femminile: nel giro di pochi mesi una mano assassina fa strage di prostitute ma uccide anche ‘donne perbene’. Tocca al commissario Maspero, un uomo dalla doppia vita, schiavo dell’alcool e del gioco, con amicizie discutibili nel mondo criminale e con un fardello ad opprimergli il cuore, fare luce su questi efferati delitti attraverso un’indagine che lo condurrà nei meandri più oscuri della cattiveria umana, in una città dilaniata dall’odio politico e da ferite che non si rimarginano, incrociando nel suo percorso investigativo un religioso, un inquisitore del Sant’Uffizio, un cacciatore di anime nere, inviato dalla Santa Sede per catturare il misterioso ‘figlio del peccato’. Due investigatori diversi, al servizio dello Stato e della Chiesa, uniti in un’indagine da brivido, per fermare la mano omicida del ‘Mostro di Milano’.

PREFAZIONE

A Milano nei primi anni ‘70 sono state uccise a coltellate 11 donne. La maggior parte di loro erano prostitute, altre donne con una vita normale, un lavoro, un marito. Il più eclatante di questi omicidi fu il ‘delitto della Cattolica’, avvenuto la mattina del 24 luglio 1971, quando una giovane donna, laureatasi proprio in quell’ateneo due anni prima, venne straziata con oltre 40 fendenti in un bagno dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Quell’uccisione, e le complesse ma infruttuose indagini che ne seguirono, oscurarono mediaticamente i precedenti e i successivi analoghi omicidi. Per il ‘delitto della Cattolica’ e per gli altri omicidi ci furono diversi sospettati o indagati, ma nessuno di loro venne incriminato e non si arrivò mai ad un processo semplicemente perché non ci fu mai un imputato da portare alla sbarra.

La convinzione di molti degli inquirenti che parteciparono alle varie indagini è che dietro questa catena di sangue ci fosse un’unica mano.

Alla vigilia degli ‘anni di piombo’ la città diventata metropoli rimase indifferente a questa mattanza al femminile, senza accorgersi che nelle sue strade si aggirava un ‘mostro’, il ‘mostro di Milano’.

Il romanzo che segue intreccia le vicende reali della cronaca nera, e non solo, di quegli anni di piombo e sangue, con una trama inventata e dei personaggi inventati, ma non troppo, anche se ogni riferimento a fatti e persone è da intendersi come puramente casuale e come frutto della fantasia dell’autore.