Riassunto
E’ bene ricordare che al di là della splendida serata qui enunciata, questo service denominato Facciamo sicurezza stradale è stato allestito all’interno del Festival di Bergamoscienza e che ha visto coinvolti in queste due settimane circa 400 persone tra studenti di scuola media e scuole superiori, insegnanti, formatori e rotariani nell’utilizzo di questi sei percorsi formativi, il tutto coadiuvati dai volontari di diverse associazioni.
Il giorno 16 Ottobre 2025 il Club Rotary Dalmine Centenario con alcuni ospiti anche giovanissimi,nell’ambito della manifestazione di Bergamoscienza che si è svolta dal 06 al 18 Ottobre 2025 ha organizzato una serata dedicata a tutti i rotariani dei club bergamaschi e alle loro famiglie,riguardante la Sicurezza Stradale.Un progetto che vede coinvolto con passione il nostro emerito socio Dott.Roberto Lodovici .Negli anni il numero degli incidenti stradali è aumentato in modo abnorme,causa principale lo stato di ebrezza e l’uso di droghe.Il nostro socio ci ha incitato a partecipare con i nostri amici e parenti anche e soprattutto di giovane età,nella consapevolezza che visti i gravi rischi che si corrono andando in auto non in perfette condizioni fisiche ,li porta al coinvolgimento di incidenti stradali in cui mettono in pericolo la loro vita e quella degli altri.
Abbiamo avuto a disposizione sei percorsi incentrati sulla prevenzione degli incidenti e sulla sicurezza stradale più in generale. Si è potuto utilizzare un simulatore auto che per l’evento è stato fornito direttamente dal nostro club e un simulatore moto.
Inoltre abbiamo potuto utilizzare degli specifici occhiali che ci hanno fatto vedere l’ambiente circostante come fossimo in stato di ebrezza e tossicità. Il tutto per capire e renderci conto dei pericoli di una guida in queste particolari condizioni. Ci hanno accompagnato in questi percorsi anche due collaboratori della Polizia Stradale e in particolare il Comandate nonché socio del nostro Club il Rotary Dalmine Centenario, il dott. Mauro Livolsi. Il tutto si è concluso con l’intervento del Dott. Andrea Noventa e dello stesso Comandante della polizia stradale di Bergamo i quali ci hanno intrattenuto evidenziandoci con il supporto di alcuni filmati, di quanto sia ancora poco sentita tra la cittadinanza la percezione della gravita relativa alle conseguenza procurate dagli incidenti stradali e alle ricadute su tutti noi.
La serata è stata realizzata in collaborazione con L’associazione Atena,da sempre attenta ai temi della dipendenza ed hai rischi che ne conseguono.La Presidente dell’associazione Atena ,Dott.Paola Pesenti Bolognini presente alla serata ci ha spiegato il loro impegno in questo delicato settore.Presente anche l’Avv.Lucrezia Martino che ci ha accompagnato nel percorso didattico della serata.
E’ bene ricordare che al di là della splendida serata qui enunciata, questo service denominato Facciamo sicurezza stradale è stato allestito all’interno del Festival di Bergamoscienza e che ha visto coinvolti in queste due settimane circa 400 persone tra studenti di scuola media e scuole superiori, insegnanti, formatori e rotariani nell’utilizzo di questi sei percorsi formativi, il tutto coadiuvati dai volontari di diverse associazioni.
È stata una serata molto interessante in cui abbiamo imparato molto. Abbiamo potuto attenzionare i nostri giovani accompagnatori e spiegargli le regole della buona convivenza stradale e degli impegni verso se stessi e la società,così da non mettere in atto comportamenti che possono sembrare innocui ( bere in compagnia degli amici ), ma che se non controllati diventano mortali. Ringrazio moltissimo a nome personale e di tutto il Club Roberto per questa opportunità e per avermi aiutato a redarre il bollettino.
Anche questo mese ,con vero piacere potrete leggere la lettera che il nostro Governatore ci ha inviato ,troverete spunti per importanti riflessioni .Buona lettura
Cari Amici Rotariani,
ottobre ci invita a porre al centro del nostro impegno rotariano uno degli ambiti più concreti e trasformativi della nostra azione: lo sviluppo economico e comunitario. In un tempo segnato da incertezze globali, polarizzazioni sociali e crisi ambientali, il Rotary ha l’opportunità – e la responsabilità – di contribuire alla costruzione di economie più giuste, sostenibili e inclusive.
Il nostro Distretto, ricco di competenze imprenditoriali, tecniche e culturali, è un laboratorio ideale per promuovere progetti che uniscano etica e innovazione. L’azione rotariana può generare impatto reale: sostenendo le microimprese, formando giovani all’autoimprenditorialità, accompagnando comunità locali verso modelli di crescita equa e partecipativa.
Sviluppo economico non significa solo crescita del reddito, ma potenziamento della dignità umana, delle relazioni e dell’autonomia.
In questo senso, trovo particolarmente ispirante la riflessione del Premio Nobel Amartya Sen: «lo sviluppo va inteso come espansione delle “capacità” delle persone, ovvero della loro libertà reale di essere e di fare ciò che hanno motivo di valorizzare. Non basta creare ricchezza: bisogna creare contesti in cui le persone possano svilupparsi, partecipare, scegliere».
Questa è la visione che il Rotary può sostenere, agendo con concretezza e lungimiranza.
Come ben espresso nel Piano Strategico Distrettuale, il Rotary deve agire come motore di cambiamento sociale, valorizzando il capitale umano e costruendo alleanze virtuose con enti locali, università, fondazioni e mondo del lavoro. La promozione di economie comunitarie, circolari, resilienti rappresenta una sfida culturale prima ancora che tecnica: serve uno sguardo capace di coniugare l’efficienza con la cura, l’innovazione con la solidarietà.
Mi torna alla mente una scena del film L’uomo che verrà di Giorgio Diritti, ambientato nell’Appennino emiliano durante la Seconda guerra mondiale. In un contesto di privazioni estreme, una bambina muta osserva la comunità che, nonostante tutto, continua a costruire, a seminare, a condividere il pane. In quel silenzio pieno di senso, si coglie la forza dell’economia come gesto quotidiano di speranza e ricostruzione. Così anche noi, nel nostro servizio, siamo chiamati a essere costruttori pazienti di comunità.
A conferma di questo spirito, le parole di Elsa Morante risuonano potenti: «La speranza è un obbligo, non un lusso. E la salvezza del mondo non può essere delegata a nessuno: ci riguarda tutti». Una visione che ci chiama all’azione, come individui e come comunità.
Progetti come orti urbani, spazi di coworking solidale, incubatori per giovani donne imprenditrici, mercatini inclusivi o microcredito etico non sono utopie, ma pratiche già in corso in vari Club del Distretto. Vi invito a conoscerle, a collaborare, a farne modello replicabile.
In questo mese, vi propongo di organizzare incontri con realtà produttive virtuose del territorio, con cooperative sociali, con giovani innovatori. Diamo voce a chi ogni giorno costruisce lavoro dignitoso, sviluppo sostenibile, coesione. E cerchiamo con loro nuovi modi per essere “di ispirazione” nelle nostre comunità.
Cari amici, la missione del Rotary non è solo servire: è trasformare. E non c’è trasformazione senza giustizia economica e coesione sociale. Che il mese di ottobre ci trovi dunque attivi, aperti e lungimiranti nel progettare il bene comune.
Con stima e amicizia,
Stefano Artese
Governatore a.r 2025-2026
Distretto 2042 RI