L’ITALIA A 360 GRADI

Mirella Pontiggia, socio del nostro club, ci ha regalato una serata a “360 gradi”, allo stesso modo di come ha vissuto la sua straordinaria esperienza alla direzione della sicurezza stradale della centesima edizione del Giro d’Italia. Comandante della Polizia Stradale di Bergamo dal 2009 e vice questore aggiunto, Mirella ha avuto la responsabilità del servizio di scorta della polizia stradale al seguito della corsa rosa. Un’avventura iniziata venerdì 5 maggio da Alghero, sede della prima tappa, a domenica 28 maggio nella città di Milano, atto conclusivo. Un viaggio attraverso l’Italia in 23 giorni condotto a bordo di un’Alfa Romeo “Giulia veloce”, a bordo della quale è stata posizionata una telecamera a 360 gradi che ha ripreso tutti i momenti. Mirella ha coordinato un organico di 40 persone, con 26 motociclisti dotati di Bmw R 1.200 RT e altri 5 mezzi tra auto e furgoni. Ad ascoltarla, nel corso della riunione del 28 settembre a La Vacherie di Brusaporto, i soci del Rotary Dalmine Centenario e quelli del RC Treviglio, Rotaract Treviglio e Inner Wheel Treviglio. Emozioni a mille e soddisfazione piena per avere assunto e portato a termine un compito di grande responsabilità. Mirella aveva già coordinato in precedenza importanti corse ciclistiche: Giro di Lombardia, Milano-Sanremo, Tre Valli varesine, Coppa Agostoni.

“Ho avuto l’onore di assumere l’incarico in occasione della centesima edizione del Giro, che ha coinciso con il 70esimo anniversario di costituzione della Polizia Stradale. Grande orgoglio per lei, che ha potuto riabbracciare i suoi due figli di 12 e 16 anni quando la corsa ha fatto tappa proprio a Bergamo, tra il 21 e il 23 maggio. Le cose che ricorda di più sono l’abbraccio e l’entusiasmo della gente, assiepata ovunque a bordo strada per vedere passare i girini, e la possibilità di ammirare le bellezze d’Italia e il fascino delle tappe di montagna. E la polizia stradale ha ricevuto la sua dose di applausi. Massima attenzione, naturalmente, perché ci può essere qualcuno che intralcia il percorso e creare situazioni di pericolo. Per questo la Polstrada opera in sinergia con le altre forze di polizia a presidio delle strade. Mirella spiega che ciascuno dei motociclisti riveste un ruolo ben determinato. In particolare la prima moto a transitare sul percorso di gara è equipaggiata da una bandierina di colore verde posta sulla ruota anteriore. Si trova a circa 3 chilometri dal primo corridore e segnala agli spettatori l’imminente arrivo della gara.

 

Un’altra moto è equipaggiata con una bandierina di colore giallo e si trova a circa 100 metri dalla testa della gara, mentre una moto con bandierina rossa viene sistemata per segnalare l’ultimo corridore in gara. Inoltre anche quest’anno la Polizia Stradale, in collaborazione con RCS – Gazzetta dello Sport, al fine di coinvolgere attraverso le scuole i più giovani ha impiegato il Pullman Azzurro, un Pullman Iveco 370 opportunamente modificato e attrezzato in aula multimediale itinerante, per mezzo della quale viene sviluppato il progetto di educazione stradale denominato Biciscuola. Biciscuola è il progetto educativo del Giro d’Italia giunto alla 16esima edizione che coinvolge ogni anno quattromila classi primarie di tutta Italia e centomila bambini. L’obiettivo è far conoscere ai giovani il mondo e i valori del Giro d’Italia, avvicinarli alla cultura della bicicletta, al fairplay, trattando anche i temi della mobilità sostenibile, educazione alimentare e stradale

 

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