UNA RADICE AUTOBIOGRAFICA NELL’ULTIMO LIBRO DI ROBERTO LODOVICI

 

Nel solco del programma segnato dal presidente Luca Scaburri, che dedica il suo anno alle sette arti liberali, il Rotary Club Dalmine Centenario ha concluso il mese di novembre ospitando una serata letteraria con l’autore che gioca in casa e scopre le sue carte in modo inaspettato. Roberto Lodovici, il quale qualche anno fa ci aveva destato con la sua opera prima dal titolo “Svegliamoci!”, ovvero come il potere finanziario sta cambiando la nostra vita, arriva a sorprenderci manifestando la sua vena di scrittore che va al di là delle analisi sulle turbolenze dell’economia per esplorare l’Io in modo introspettivo.  “La figlia che diede alla luce suo padre”, il nuovo testo dato alle stampe da Roberto Lodovici, è la storia di un percorso verso la consapevolezza, alla scoperta di se stessi. Ne è protagonista Michel, un affermato architetto, il quale, con l’aiuto della moglie Isabelle e grazie al singolare incontro con la figlia che sta per nascere, intraprende un viaggio ai confini della realtà che lo porterà, dopo un conflitto interiore, a salire tutti i gradini della scala sapienziale. In questa incredibile e toccante esperienza alla ricerca del profondo significato della vita, accompagnato dalla piccola Claire, scoprirà un linguaggio antico di pura energia primordiale, il linguaggio del cuore e dell’amore

L’originalità del libro e che sarà la figlia che sta per nascere a guidare il padre ed a illuminare il suo cammino. “La figlia che diede alla luce suo padre” ha in sé una duplice valenza. Mostra una nuova visione della relazione padre- figlia vista attraverso una dimensione più spirituale.

Può essere utile leggere un libro che ci porta a riflettere sul significato che siamo alla nostra vita? – ha chiesto a sé stesso e alla platea Roberto Lodovici. La risposta non piò che essere affermativa. Questo libro, infatti, ci porta a guardare fuori dalla finestra e a uscire di casa per poi rientrarci con più consapevolezza perché ci induce a nuove riflessioni. Ci spinge ad allargare i nostri orizzonti a a creare dei nuovi paradigmi. Il titolo stesso rappresenta già un cambio di paradigma. Quando mai una figlia dà alla luce suo padre? Il secondo paradigma si rifà a una citazione del cardinale Carlo Maria Martini: il mondo si divide tra chi cerca e chi ha smesso di cercare e non tra chi crede e chi non crede. E poi: se vuoi cambiare il mondo intorno a te, devi prima cambiare il mondo dentro di te – come ebbe a dire Mahatma Gandhi. In fondo – aggiunge Roberto Lodovici – se una persona non ama prima se stessa, come può essere capace di amare gli altri? La riflessione continua sulla complessità della persona, fino al paradigma finale: non credete a nulla di quanto scritto, perché quella è solo la mia verità. In altre parole – dice Roberto Lodovici – non credete a quanto ho scritto, ma aprite la vostra mente e riflettere su quanto scritto per costruirvi un vostro personale pensiero che conduca alla vostra verità.

La verità – conclude l’autore – è una terra con infiniti sentieri, ma senza solchi già precostituiti da seguire. Poi alla domanda su quanto c’è di contenuto autobiografico in questo libro, Roberto Lodovici non fa mistero di averne messo una buona e significativa dose. Non potrebbe essere diversamente per chi ha scelto un titolo che è cambio di paradigma.

 

 

 

I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL CLUB

Il 7 dicembre, come tutti i primi giovedì del mese, spazio alla riunione del consiglio direttivo che precede la serata dedicata al “Parliamo tra noi”. Appuntamento all’Opera Restaurant di Sorisole.

Il 14 dicembre tradizionale serata natalizia che abbiamo deciso di celebrare in interclub con il R.C. Hospital One G23, di cui siamo padrini. Appuntamento a La Vacherie di Brusaporto, allargato a familiari e amici

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