Riassunto

"Storie e curiosità dell’Aeroclub Guido Taramelli” raccontate dal suo Presidente Andrea Orsi ,nonché  socio del Club Satellite.

11 SETTEMBRE 

INTERCLUB PRESIEDUTO DA

Laura Adele Feltri e Eugenio Sorrentino, una conduzione a due mani molto proficua affinché i due club si conoscano sempre meglio e possano sviluppare una profonda e prolifica collaborazione, per service importanti .

Giovedì 11 Settembre i club Dalmine Centenario e il club satellite di Orio si sono ritrovati, dopo il rientro dalla pausa estiva, per la prima conviviale, il cui tema è stato :” Storie e curiosità dell’Aeroclub Guido Taramelli” raccontate dal suo Presidente Andrea Orsi ,nonché  socio del Club Satellite.

I racconti personali, che hanno portato lo stesso a questa importante carica e alla passione del volo, si sono intrecciati alla storia ed aneddoti legati all’aeroclub.

La cui nascita è avvenuta nel 1930, il primo presidente è stato Antonio Locatelli, triplice medaglia d’oro al valor militare. Il presidente più longevo è stato Dino Sestini dal 1931 al 1970 .

Una curiosità l’attuale Ag ,del Governatore  Rotary ,Guido Guidi  ha ricoperto questo ruolo prima di Andrea Orsi .

In totale i presidenti a oggi sono stati nove.

Alcune notizie interessanti :

-L’aeroclub è un’associazione sportiva dilettantistica, riconosciuta dal Coni con un preciso statuto nazionale che può essere arricchito con ulteriori disposizioni dai vari aeroclub distribuiti sul territorio nazionale.

-Il Presidente lavora in forma gratuita.

-Il numero dei soci è 150 iscritti .

-Ogni anno vengono effettuati due corsi  con un massimo di 20 allievi, la cui età media è intorno ai cinquant’anni ,anche se sempre più giovani decidono di approcciarsi a questa disciplina.

-Si contano  6  aeromobili a disposizione per poter solcare il cielo ,con una media di 7- 8 ore  di volo giornaliere .

-Per poter pilotare un mezzo in forma privata quindi senza svolgere lavoro Aereo ,occorrono diverse abilitazioni partendo da

-100 ore a bordo aereo

-150 di volo aggiuntivo

-300 ore di teoria

-Ogni ora di lezione costa circa 200 € all’ora,quindi per poter avere il brevetto da pilota privato si devono stimare almeno 13.000 € totali.

-Nel caso si volesse fare una professione di questa passione è necessario contare altri sessioni di corsi ,come quello del volo strumentale.

-l’investimento totale ammonta più o meno a 100 mila euro o più.

-L’aeroclub di Bergamo è tra i soci fondatori di SACBO SPA, la società che gestisce l’Aeroporto di Orio al Serio della quale, anche se in quota marginale, è ancora socio. assistiamo dunque ad una pacifica convivenza ,tra questi due enti molto importanti  per Bergamo ;soprattutto l’aeroporto che è al terzo posto il più grande in Italia .

-Per questo motivo nel momento stesso che si decide di decollare, bisogna avvisa immediatamente la torre di controllo dell’aeroporto per assicurarsi di non intralciare voli di linea ,già in viaggio.

A proposito di questo, Andrea ci ha raccontato la differenza con il passato quando un pilota prima si alzava in volo e solo in un secondo tempo, avvisava la torre di controllo della  tratta che avrebbe percorso.

Continuando ad ascoltare la narrazione di Andrea Orsi abbiamo compreso che gli aspetti importanti per decidere di conseguire  il brevetto da pilota sono:

1 il fattore tempo

2 il fattore economico.

Mentre quest’ultimo si può spalmare nel tempo, l’assiduità nel dedicare tempo al volo è importantissima!

Si pensi che ogni volta che si ferma  l’addestramento, che deve essere mantenuto solitamente due volte alla settimana, si perde dimestichezza col velivolo… E visto che ,come dice Andrea ,”la sicurezza non fa sconti a nessuno “,volare con una certa costanza settimanale, è un requisito quasi fondamentale!

La passione per il volo è stata definita da Andrea come :”una passione che ti alimenta e ti divora “perché richiede accanto all’entusiasmo ,un grande impegno e dedizione .

Un’ottima metodologia ,disciplina e costanza.

Abbiamo anche appreso che Andrea ha sempre avuto in sé la passione del volo,nata dai frequenti voli per poter raggiungere il padre ,lavoratore all’estero.

L’ammirazione da parte sua per i  piloti e l’affascinazione visiva per la strumentalizzazione nella cabina di pilotaggio,lo hanno sempre accompagnato fino all’età di 40 anni.

Età  in cui ha deciso di conseguire il brevetto da pilota .

In conclusione cito questa bellissima frase di Andrea  : “datemi un km  di pista e sorvolerò il mondo” , rendendoci partecipi dell’emozione che si prova vedendo le città dall’alto.

Emozioni che potremmo provare con lui, che gentilmente si è messo a disposizione di tutti i soci Rotary, per un viaggio aereo.

Ci ha inoltre omaggiato del libro :”Cento Anni di storia aeronautica nel territorio bergamasco con i decorati dell’arma azzurra”,con una sua dedica che mi ha emozionato per la gentilezza espressa .

Volume che metterò a disposizione dei soci che lo vorranno leggere.

È stata una serata ricca di emozioni ed informazioni che hanno avvicinato tutti al meraviglioso mondo dell’aeroclub di Bergamo.

Colgo l’occasione per pubblicare con gioia due articoli che riguardano il nostro Socio sia del Club Dalmine C. che nel Club Satellite ,Alessandro Cianciaruso ceo di Aircraft Engineering Academy ;azienda di supporto per la manutenzione dei veicoli di Ryanair.Vi prego di leggerli con molta attenzione per apprezzare la grande professionalità di Alessandro,che ci permette di volare in serenità.

Da il sole 24 ore

Cianciaruso (AEA): in due anni mille posti di lavoro a Bergamo

in un settore strategico come quello dell’aeronautica, nel giro di due anni. E’ un contributo fondamentale – sia in termini di formazione di risorse umane altamente qualificate, sia in termini di impatto tanto sull’occupazione quanto sulla crescita economica del settore – quello fornito da grazie anche alla recente partnership siglata con un colosso del calibro di Ryanair. Una collaborazione che vedrà la compagnia aerea irlandese investire 10 milioni di euro destinati alla creazione, nel prossimo biennio, di 1.000 posti di lavoro, tra ingegneri e meccanici aeronautici, nel territorio di Bergamo. “L’Accademia è fondamentale. Noi in Italia siamo tra i pochissimi, se non gli unici, che possono offrire non solo un percorso formativo, ma da subito l’inserimento nel mondo del lavoro – racconta ad askanews Alessandro Cianciaruso, ceo di Aircraft Engineering Academy – . Tant’è che noi ad oggi abbiamo quasi il 100% di placement: cioè tutte le persone che entrano nella nostra Accademia, assolutamemnte vengono assunte da noi alla fine del percorso formativo. Quindi siamo un player fondamentale proprio per la formazione di questa professione che è sempre più difficile ed è sempre più richiesta dal mondo aeronautico, in Italia e in Europa. Ryanair, che è il nostro cliente principale per la parte manutazione, da quando abbiamo aperto l’Academy è diventato uno dei nostri clienti principali, se non appunto il più grande, anche per la formazione. Quindi loro manderanno il loro personale da tutta Europa a formarsi proprio qui all’Accademia di Bergamo”. Accanto al forte tasso di specializzazione, uno dei punti di forza dell’Accademia è la sua capacità di favorire inclusione sociale, garantendo così opportunità di formazione e occupazione anche a gruppi sottorappresentati. “Noi siamo aperti: operiamo con persone di tutta Europa ma non solo Europa, persone dall’India dal Pakistan. E quindi a questo siamo molto attenti – prosegue Cianciaruso -. Per quanto riguarda sottocategorie, quindi persone che magaru hanno una possibilità in rispetto ad altri di avvicinarsi a questi corsi, abbiamo da poco lanciato (e continueremo a utilizzarli) corsi fatti per persone che oggi già lavorano, magari come meccanici in officine o carozzerie. Li prendiamo noi li iniziamo ad assumere li formiamo in tempo molto breve per poter fare delle attività, limitate, sempre all’interno sempre del mondo aeronautico”. Percorsi formativi all’avanguardia, in grado di rispondere alle esigenze di un settore in continua evoluzione, proprio perchè basati sull’utilizzo di tecnologie di ultimissima generazione, a partire dall’Intelligenza artificiale. “L’evoluzione è in continua crescita. Quindi noi siamo sempre alla ricerca di tecnologie migliorative affinchè tutto il percorso, anche se sancito dalla normativa aeronautica, possa comunque essere affiancato da queste nuove tecnologie – spiega ancora il ceo di Aircraft Engineering Academy -. Proprio settimana scorsa abbiamo comunicato l’uscita del nostro primo corso fatto totalmente con l’IA: sarà un corso dedicato alla Safety Management System proprio attraverso l’utilizzo di questa nuova tecnologia. Tecnologia che vorremmo e faremo sicuramente sì che sia sempre più presente nei nostri corsi di formazione futuri”.

Da Bergamo news

Ad Azzano il vivaio dei manutentori aeronautici: “Fondamentali come i piloti, ne formiamo 250 l’anno”

Per gli studenti della Aircraft Engineering Academy la possibilità di affrontare il percorso avendo già tra le mani un contratto di assunzione con Seas: orizzonti di carriera allettanti, così come gli stipendi che vanno dagli iniziali 1.500 euro ai tremila dopo due anni di pratica, una volta ottenuta la licenza

Alla crisi demografica e alla penuria sul mercato di tecnici manutentori hanno risposto in un modo tanto semplice quanto efficace: creando una scuola ad hoc che è arrivata ad ospitare circa 250 studenti l’anno, che una volta formati vengono immediatamente occupati negli hangar di 21 aeroporti italiani.

Nella galassia Seas, società bergamasca specializzata nella manutenzione di aeromobili e in esclusiva della flotta del gruppo Ryanair sul territorio nazionale, un ruolo sempre più di primo piano lo sta assumendo la AEA Aircraft Engineering Academy: acquisita nel 2018, quando si trovava a Sommacampagna (in provincia di Verona), nel luglio 2023 è stata definitivamente trasferita e rilanciata ad Azzano San Paolo, in via Emilia 6, dove ha intrapreso un percorso di crescita straordinario, per numeri e prospettive. A tirare le fila è Alessandro Cianciaruso, socio fondatore di Seas che attorno a quell’esperienza ha creato un’ecosistema di vitale importanza non solo per Orio al Serio, terzo aeroporto italiano dove hanno trovato casa cinque hangar Ryanair, ma anche per tutto il mondo aeronautico.

“Ancora oggi quando si parla del settore ci si riduce troppo spesso a riferirsi a piloti e controllori di volo – spiega Cianciaruso – Ma la figura del tecnico manutentore è altrettanto indispensabile, con alcune differenze sostanziali. La prima è che per diventare piloti serve necessariamente un’alta disponibilità economica, perché non esiste una via alternativa a quella del brevetto di volo che costa circa 100.000 euro: sono poche le famiglie che se lo possono permettere, senza comunque avere la garanzia di riuscire a diventare pilota. L’evoluzione tecnologia ha già portato alla nascita di alcune tipologie di velivoli che possono viaggiare senza piloti, ma non esiste ancora l’aereo che si aggiusta senza un tecnico: una professione che ribalta la prospettiva, perché richiede un basso investimento in cambio di alte garanzie occupazionali”.

L’autorevolezza e la capacità formativa dell’accademia sono state riconosciute anche dalla stessa Ryanair, al punto che la compagnia irlandese ha deciso di sottoscrivere un accordo per il quale ogni anno una cinquantina di studenti da tutta Europa vengono inviati ad Azzano per intraprendere il percorso accademico che porta all’ottenimento del brevetto.