Riassunto
La lotta alla poliomielite ed End Polio Now - il service mondiale del Rotary International per la cancellazione di questa terribile malattia - sono stati al centro della conviviale.Il tema della serata non è stato scelto a caso, infatti era la vigilia della Giornata Mondiale di eradicazione della polio noto anche come l’End Polio Day (che annualmente si celebra il 24 ottobre). Il relatore Mino Carrara, come detto Presidente della Sottocommissione Distrettuale Polio Plus, è presidente del Rc Treviglio e della Pianura Bergamasca il Club dove il service è nato, su iniziativa di Sergio Mulitsch di Palmenberg. Mino Carrara, che è stato socio fondatore del Dalmine Centenario, nel prologo, oltre a ringraziare per l’invito, ha rievocato non senza nostalgia l’emozione, insieme agli altri fondatori presenti, di aver dato vita a un nuovo Club: “Un sodalizio – ha sottolineato - che è cresciuto forte e robusto e ha recentemente tagliato il traguardo dei vent’anni di attività”.
Il 23 Ottobre il Club Dalmine Centenario con il Club satellite di Orio International ha potuto ascoltare dalla voce autorevole dell’amico ,attuale Presidente del Rotary club di Treviglio, la storia del grande progetto partito da club di Treviglio per combattere la poliomelite nel mondo.Progetto che partito da una piccola cittadina bergamascaha reso grande il Rotary nel mondo .
Sullo schermo scorrono le immagini in bianco e nero di bambini e bambine con le gambe imprigionate in terribili tutori mentre altri sono costretti sulla sedia a rotelle. Da ultimo le inquadrature più drammatiche: un enorme stanzone dove allineati come tante bare ci sono decine e decine di polmoni d’acciaio unico strumento in grado di garantire la sopravvivenza.
“Questi per decenni sono stati gli effetti della poliomielite” afferma perentorio Mino Carrara presidente della Sottocommissione Distrettuale 2042 PolioPlus “ma l’allarme non è finito, la polio continua a colpire in Pakistan e Afghanistan gli ultimi due Paesi dove è ancora presente il virus selvaggio, ma in seguito al dramma di Gaza lo scorso anno un bambino è stato contagiato anche nella martoriata Striscia. Ciò significa che il virus è alle porte dell’Europa e a un passo dall’Africa”.
La lotta alla poliomielite ed End Polio Now – il service mondiale del Rotary International per la cancellazione di questa terribile malattia – sono stati al centro della conviviale.Il tema della serata non è stato scelto a caso, infatti era la vigilia della Giornata Mondiale di eradicazione della polio noto anche come l’End Polio Day (che annualmente si celebra il 24 ottobre). Il relatore Mino Carrara, come detto Presidente della Sottocommissione Distrettuale Polio Plus, è presidente del Rc Treviglio e della Pianura Bergamasca il Club dove il service è nato, su iniziativa di Sergio Mulitsch di Palmenberg. Mino Carrara, che è stato socio fondatore del Dalmine Centenario, nel prologo, oltre a ringraziare per l’invito, ha rievocato non senza nostalgia l’emozione, insieme agli altri fondatori presenti, di aver dato vita a un nuovo Club: “Un sodalizio – ha sottolineato – che è cresciuto forte e robusto e ha recentemente tagliato il traguardo dei vent’anni di attività”.
Il relatore è quindi passato ad affrontare il tema della serata. Con l’aiuto delle slide ha spiegato cosa è la polio ricordandone la presenza fin dai tempi degli antichi egizi. Una galoppata nella storia che si è soffermata in particolare su due date: il 1923 e il 14 febbraio 1980.
“Nel 1923 – ha sottolineato Mino Carrara – sono nati: il 1° giugno Sergio Mulitsch di Palmenberg, il padre della lotta alla polio nel Rotary, e il 20 novembre il Rotary Milano il primo Club a vedere la luce in Italia. Nessuno poteva immaginare che i destini di Mulitsch e del Rotary un giorno si sarebbero incrociati”. E proprio sull’onda delle “coincidenze della storia” il relatore ha ricordato che grazie a “Sette uomini d’oro” il mondo sia a un passo dalla definitiva cancellazione della polio: gli scienziati Hilary Koprowski, Jonas Edward Salk e Albert Bruce Sabin (americani di origine ebraica) padri dei vaccini, il medico rotariano Robert Hingson (americano inventore della peace gun per le vaccinazioni) che per primo fece una vaccinazione di massa in Guatemala, sir Clem Renoulf (australiano presidente del Rotary International 1978-1979) il padre del Progetto 3H, Sabino Santos (filippino) cui si deve la scelta delle Filippine (fra i tre Paesi proposti al Rotary International dall’Omsinsieme a Indonesia e Malesia) quale primo Stato dove cominciare le vaccinazioni da parte del Rotary International, e Sergio Mulitsch di Palmenberg (italiano fondatore del Rc Treviglio prestigioso imprenditore del settore imballaggi) cui si deve il progetto mondiale per la vaccinazione antipolio (modello che è seguito ancor oggi) e la realizzazione dello speciale contenitore per il trasporto dei vaccini che garantiscela catena del freddo a 20 gradi sottozero.
Si è così arrivati alla fatidica data del 14 febbrai 1980 quando un aereo della compagnia di bandiera Filippina è partito alla volta di Manila con il prezioso carico di 500 mila vaccini Sabin acquistati con i fondi raccolti, nel giro di pochi mesi, dai soci del RC Treviglio. “Era il calcio d’inizio della grande sfida alla polio: orgoglio italiano, orgoglio lombardo, orgoglio bergamasco” ha sottolineato Mino Carrara.
Nella carrellata non sono mancati gli accenni a Franklin Delano Roosevelt e all’ultima figlia del Duce, entrambi ammalatisi di poliomielite, che ebbero un ruolo determinante nella ricerca di rimedi contro la terribile malattia e per prevenirla.
Mino Carrara si è quindi soffermato sulla situazione attuale della diffusione della polio rimasta endemica in due Paesi – 36 casi: 29 in Pakistan e 6 in Afghanistan – e sulle difficoltà che, nonostante il “placet” dei due governi, incontrano i vaccinatori nei villaggi e elle comunità più sperdute dove sono forti le resistenze di carattere religioso e culturale. Il relatore ha quindi concluso mostrando la foto del “Polio Wall Fame” monumento che si trova alle Warm Spring in Georgia dove sono posizionati i busti di tutti gli artefici della lotta e dei successi contro la polio “La nostra ruota – ha affermato il dirigente distrettuale – un posto in quella prestigiosa galleria se lo è moralmente conquistato”.
È stata una serata emozionante, arricchente e di grande empatia e condivisione con tutti i soci presenti. ringrazio a nome mio e dei due club lo stimato amico rotariano mino Carrara per averci dedicato del tempo con grande gioia e per avermi aiutato nel redarre il bollettino