Bollettino del 6 marzo 2017

Bollettino del 6 marzo 2017

La favola di Oreste e Blessy

Una pausa nel calendario delle riunioni del Club, il che avviene in questo anno rotariano ogni primo giovedì del mese, non ci lascia senza fatti e momenti da raccontare. L’attenzione si è tutta concentrata sul matrimonio tra il nostro Oreste Castagna e Blessing Destiny, che ha coronato la splendida storia d’amore arricchita dalla nascita di Francesco.

Nella sala al piano terra di Palazzo Frizzoni, sede del Comune di Bergamo, il consigliere municipale Ezio Deligios ha ufficializzato l’unione civile tra Oreste e Blessy, circondati da una folla di parenti e amici. A testimoniare la vicinanza del Rotary Club Dalmine Centenario erano presenti Gian Battista Gualdi, Andrea Salvi e Eugenio Sorrentino. La cerimonia civile è culminata in un festoso brindisi con aperitivo. A Oreste e Blessy l’augurio di cementare ogni giorno di più il loro amore.

GIOVEDI’ 9 MARZO INTERCLUB CON IL PANATHLON BERGAMO

Multitasking: risorsa o pericolo? Distrazione alla guida.”

Relatrice: Mirella Pontiggia, Dirigente Sezione Polizia Stradale di Bergamo e  nostro membro effettivo

SEMINARIO INTERACT CLUB BERGAMO SUL CYBERBULLISMO – 10 marzo 2017

L’ECO DI BERGAMO SUL PROGETTO SAFE DRIVER

 

 

 

Bollettino del 23 febbraio 2017

Bollettino del 23 febbraio 2017

La serata del genetliaco rotariano

Celebrare una riunione nel giorno del compleanno del Rotary è un privilegio di pochi club. Il nostro si ritrova il giovedì, che quest’anno è caduto proprio il 23 febbraio. Una forte emozione il suono della campana e le note degli inni con omaggio alle bandiere. Il pensiero è corso ai fondatori che 112 anni fa fondarono il Rotary. “È incredibile pensare a quante cose siano cambiate nel nostro mondo e nella nostra organizzazione, da quella prima riunione del Rotary club di Chicago, con Paul Harris come presidente – ha sottolineato John Germ, presidente internazionale 2016/1017 – il quale prosegue:

alcuni sono paragoni facili, tra la situazione attuale e quella del 1905. Ci sono stati cambiamenti nel campo della tecnologia, della medicina e anche nella società. Guardando una mappa del mondo nel 1905 e una mappa odierna, possiamo notare le differenze. L’unico paragone che non possiamo fare è tra ciò che è avvenuto e ciò che avrebbe potuto essere. Non c’è modo per confrontare il nostro mondo allo stato attuale e quello del mondo senza il Rotary. Il Rotary ha affrontato tante sfide nei suoi 112 anni.

Abbiamo risposto ai conflitti con la pace, alla povertà con l’istruzione, risposto alla carenza di cure mediche di base con progetti grandi e piccoli, da attrezzature di cliniche in piccoli villaggi all’eradicazione della polio in tutto il mondo. Non saremo mai in grado di sapere quanto sarebbe diverso il mondo senza la creazione del Rotary, o di un Rotary club, oppure cosa sarebbe successo se ogni singolo Rotariano avesse rifiutato l’invito ad affiliarsi a un Rotary club. Sono sicuro di poter affermare, con assoluta e completa fiducia, che il mondo è un posto migliore oggi di quello che sarebbe stato senza la presenza del Rotary, e che il Rotary è più forte a causa di ognuno di voi. Il mondo ha bisogno del Rotary più che mai: ha bisogno del nostro coraggio, del nostro ottimismo e del nostro idealismo; ha bisogno della tolleranza, cooperazione e speranza che noi possiamo offrire. Il mondo ha bisogno dell’esempio di un’organizzazione che ha provato come i cittadini di tutti i Paesi possono lavorare insieme con successo, in amicizia e cooperazione. Nessuno di noi conosce veramente l’impatto delle nostre azioni, gli effetti derivanti dalle nostre azioni o parole, delle decisioni che prendiamo, delle opportunità di cui approfittiamo, e di quelle che lasciamo. Ma penso che tutti noi sappiamo che, decidendo di fare del bene, il bene si realizza e quando decidiamo di usare Servire al di sopra di ogni interesse personale come motto personale, la direzione in cui andremo sarà quella giusta. Nessuno può prevedere il futuro, o conoscere i cambiamenti che ci aspettano – conclude il presidente Germ – Ma io ho fiducia nel Rotary e nei Rotariani e con ogni anno che passa, voi renderete il mondo un posto migliore, con Il Rotary al servizio dell’umanità.

ALESSANDRO CIANCIARUSO NUOVO SOCIO EFFETTIVO

Da membro associato a socio effettivo. Alessandro Cianciaruso, ingegnere aeronautico e amministratore delegato di SEAS, la società che per conto della compagnia aerea Ryanair gestisce sia il centro di manutenzione aeromobili sul sedime dell’aeroporto di Orio al Serio, sia il Bergamo Technological Center of Excellence, frequentato da personale di volo e tecnico, ha ricevuto la spilla proprio nella fatidica data del 23 febbraio. Nei mesi in cui ha frequentato il Club, Alessandro ha dato prova di innato spirito rotariano, collaborando alle iniziative poste in essere, come quella dell’Interact a favore dei pazienti pediatrici dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII e la serata d’Epifania nell’aerostazione di Orio al Serio che ha visto protagonisti i nostri Oreste Castagna e Gian Battista Gualdi.

SAFE DRIVER: LA GIORNATA DI FORMAZIONE

Sabato 18 febbraio, nello spazio Polaresco del Comune di Bergamo, si è svolta la giornata di formazione dei nuovi volontari del progetto “Safe Driver”, tenuta da Mirella Pontiggia, comandante della Polizia Stradale di Bergamo e socio del nostro club, e Andrea Noventa – Referente Area Prevenzione SERT 1 ASL Bergamo, e alla quale ha partecipato Roberto Lodovici, in qualità di responsabile del Progetto Sicurezza Stradale del Rotary Club Dalmine Centenario. La stessa Mirella Pontiggia ha illustrato i risultati positivi dell’iniziativa e ringraziato il Rotary Club Dalmine Centenario per il contributo e il servizio reso in questi anni al progetto Safe Driver. Roberto Lodovici ha illustrato le finalità del Rotary e sottolineato l’impegno per la sicurezza stradale, che viene svolta nelle scuole, anche attraverso i simulatori di guida che sono stati messi a disposizione della Polstrada di Bergamo e delle Polizie locali, e con il supporto nello specifico al Progetto Safe Driver, che ha visto il nostro Club contribuire lo scorso anno all’acquisto di due etilometri di nuova generazione, attualmente in uso, e rinnova l’appoggio in questa nuova edizione per l’acquisto di ulteriori attrezzature e per il servizio di manutenzione degli stessi etilometri. Alla Sicurezza Stradale è dedicata la serata del 9 marzo, che vedrà Mirella Pontiggia relatore in un contesto allargato ai soci del Panathlon Club Bergamo.

AUGURI AL NOSTRO PREFETTO

Il nostro Prefetto, Alessandra Ravasio, festeggia il suo compleanno nel giorno di fondazione del Rotary. Una predestinata. Quest’anno ha fatto centro perché il calendario coincideva proprio con la serata del giovedì del nostro Club, dove non poteva mancare la sorpresa. E la festeggiata ha avuto tutta per sé una gustosa torta alla frutta, ancorché scintillante. Auguri da tutti noi e dagli amici del Rotary.

BOLLETTE DI ENERGIA E GAS SPIEGATE DA CHI NE SA

“Occhio non vede, cuore non duole”: così Federico Pesenti ha intitolato il suo intervento alla serata del 23 febbraio per elencare i capitoli di quella che ha definito piccola guida di sopravvivenza alla bolletta energetica 2.0 e, più in generale, al Mercato Libero dell’Energia. Questione che riguarda le utenze domestiche quanto quelle professionali e aziendali. In molti si chiedono se sono in grado di interpretare e confrontare la bolletta, riconoscere se la tariffa che si paga è competitiva, cosa comporta cambiare il fornitore. Domande frequenti e comuni da quando, nel 2007, sei anni dopo quello la liberalizzazione delle forniture di gas naturale, ha fatto il suo debutto il Mercato Libero dell’Energia Elettrica. Eppure, dopo dieci anni, il 64% delle utenze domestiche e il 51% di quelle small business sono ancora in regime di Maggior Tutela. Nel 2016 l’esordio della Bolletta 2.0, altra matassa che il relatore ha cercato di dipanare prospettando le molteplici soluzioni e vie d’uscita.

LA PREPOTENZA INVISIBILE – Conoscere e prevenire il cyberbullismo

Appuntamento venerdì 10 marzo dalle 9:15 alle 12:00 nell’auditorium del Collegio S.Alessandro

Interact Bergamo, associazione giovanile del Rotary International per ragazzi da 13 a 18 anni, con l’approvazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo e il patrocinio del Comune di Bergamo, promuove un seminario sul tema del cyberbullismo rivolto agli studenti delle scuole superiori, con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni su un fenomeno che attraverso i social network e gli altri strumenti messi a disposizione dal web, sta mettendo a rischio la loro serenità. Il Generale Luciano Garofano, ex comandante dei RIS di Parma e Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi, affronta questo fenomeno sociale dilagante e preoccupante che crea forme di violenza psicologica e, mediante l’esposizione di casi reali, spiega come nasce il cyberbullismo e come fare a riconoscerlo e a combatterlo. Nel corso del seminario il relatore interagisce con gli studenti e risponde alle loro domande.

 

Bollettino del 12 febbraio 2017

Bollettino del 12 febbraio 2017

 

SERATA CON I SOCI DEL NASCENTE R.C. HOSPITAL ONE

Il R.C. Dalmine Centenario ha ospitato un nutrito gruppo di futuri rotariani. Sono coloro i quali daranno vita al nascente Rotary Club Hospital One, destinato ad avere radici negli ambienti dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e ad essere costituito non solo da medici o personale dell’azienda ospedaliera, bensì espressione delle professionalità e competenze le più varie in una dimensione di afflato culturale e amicizia.

Tra i soci promotori del nuovo club figurano il nostro Friedel Elzi e il passato A.G del Gruppo Orobico 2 Sergio Moroni, appartenente al R.C. Treviglio. Il nucleo iniziale sarà composto da 38 soci, con una spiccata presenza femminile, mentre il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Nicora, è stato indicato socio onorario insieme alla giovane ricercatrice bergamasca Monica Sonzogni, selezionata per contribuire alla ricerca di una cura per la sindrome di Angelman all’Erasmus Medical Center di Rotterdam, in Olanda, centro di riferimento europeo per questa malattia. Il primo presidente, designato e salutato da un applauso corale, sarà Roberto Dodesini, medico affermato che, da socio del R.C. Romano di Lombardia, ha messo a disposizione negli anni la sua professionalità sostenendo il progetto “Una goccia per il tuo cuore” nell’ambito della Bassa Bergamasca Orientale, eseguendo test finalizzati alla prevenzione del diabete e le malattie cardio – vascolari. E tra i soci del R.C. Hospital One una citazione merita Marcello Personeni, impegnato a offrire cibo per un anno a un orfanotrofio situato a Bandhu Ashram in India.

Il gruppo del costituendo nuovo club, che attende la consegna della Carta da Evanston e di poter condividere la sua ufficializzazione con il Governatore Pietro Giannini, ha regalato ai soci del R.C. Dalmine Centenario l’anteprima del logo impresso sul gagliardetto, presentato da un socio dedito alla creatività di nome Iago, supportato da idee e suggerimenti di altri soci in pectore. Sul gagliardetto campeggia la H, come suggerito da Friedel Elzi, che è stata riprodotta con una forma inclinata nel contesto della pianta ospedaliera per dare il concetto di dinamicità. Il risultato è, ancora una volta, frutto del concorso di diverse professionalità.

Una serata che ci ha permesso di condividere, all’insegna dell’amicizia, ciò che sta per arrivare di nuovo nel mondo rotariano. “Il filo conduttore del R.C. Hospital One sarà la donazione del tempo che ciascuno potrà mettere a disposizione – ha sottolineato Elzi, dopo aver ripassato la storia del Rotary dai primordi – E la banca del tempo si sta rivelando la vera miniera del Rotary presente, nella convinzione che debba esserlo sempre più in futuro”. Bene arrivati, amici del R.C. Hospital One!

 

Un felice rientro in squadra

La riunione del 9 febbraio ha salutato il rientro ufficiali tra i soci effettivi di Beniamino Aliberti, avvocato con una lunga milizia rotariana iniziata nel Club di Treviglio e della Pianura Bergamasca e proseguita nel R.C. Dalmine Centenario, di cui è stata una delle anime costituenti. Vicende personali e professionali, che hanno assorbito tutto il tempo a disposizione, gli avevano impedito di dare continuità al suo impegno. Ora è nuovamente tra noi e con noi. Al momento della spillatura, eseguito da Carmine Pagano, uno dei past president del nostro club e tesoriere del Distretto 2042, gli era accanto l’inseparabile signora Angela Abbruzzese, la quale presiede l’Inner Wheel Treviglio e dell’Adda.

Beniamino Aliberti ha testimoniato così il suo rientro nei ranghi del Rotary:

“Non ho mai dimenticato i momenti felici e di amicizia sincera vissuti nel club in passato e la mia uscita fu determinata da alcune divergenze e dai miei impegni professionali che mi impedivano una partecipazione assidua. Ora la situazione è cambiata e quando alcuni vecchi amici soci mi hanno reiterato l’invito a rientrare nel club, del quale sono stato socio fondatore, ho accettato di partecipare ad alcune conviviali. Ho potuto verificare che il clima di profonda amicizia con i vecchi soci non era cambiato e, soprattutto, i nuovi soci, che non conoscevo, mi hanno subito accettato con entusiasmo inaspettato. Poi si avvertiva perfettamente la voglia di condividere gli scopi rotariani, che non avevo mai dimenticato. Quindi sono felice di essere di nuovo un socio del Rotary club Dalmine Centenario e di essere stato inaspettatamente “rispillato” dal mio caro amico Carmine in una conviviale stupenda d’incontro con i soci di un club che sta per nascere”.

INTERACT A SOSTEGNO DEL BANCO FARMACEUTICO

I soci dell’Interact Bergamo hanno presidiato la Farmacia dell’Aeroporto di Orio al Serio nella giornata di sabato 11 febbraio dalle 9 alle 18 per svolgere l’azione di volontariato a favore del Banco Farmaceutico. Federica Sorrentino, Ilaria Bassoli, Bianca Bona e Mattia Rho, hanno contribuito alla raccolta di una cospicua quantità di farmaci da banco destinati a quanti non possono permettersene l’acquisto. Sono intervenuti anche i soci del R.C. Dalmine Centenario: Antonia Cattaneo, responsabile azione giovanile del club, il prefetto Alessandra Ravasio e Eugenio Sorrentino.

Prossimo appuntamento con l’Interact Bergamo venerdì 10 marzo alle 9 del mattino all’Auditorium del Collegio Sant’Alessandro, dove oltre 500 studenti parteciperanno al seminario sul cyberbullismo che vedrà relatore il generale Luciano Garofano, ex comandante dei RIS Carabinieri di Parma. All’iniziativa dell’Interact Bergamo, sostenuta dall’Ufficio Scolastico Provinciale e patrocinata dal Comune di Bergamo, interverranno Pietro Giannini, Governatore 2042, Patrizia Graziani, dirigente Ufficio Scolastico Provinciale, Loredana Poli, assessore all’istruzione del Comune di Bergamo.

 

Bollettino del 2 febbraio 2017

Bollettino del 2 febbraio 2017

Il reperimento delle risorse finanziarie: la lezione dei consulenti

Il socio Valentino Cettolin ha introdotto la serata, presieduta dal vicepresidente Roberto Lodovici, dedicata al tema “Il reperimento delle risorse finanziarie per le imprese che intendono crescere”, che ha visto la co-presenza in qualità di relatore del dott. Antonio Tognoli. Un argomento che ha consentito di cogliere aspetti interessanti e spunti di riflessione per quanti sono impegnati a produrre costantemente lo sforzo dello sviluppo in chiave futura alla propria azienda o attività imprenditoriale in genere.

Da consulente professionista con esperienza trentennale, Valentino Cettolin ha posto subito l’accento sulla pianificazione finanziaria dell’attività. Si tratta di analizzare i bisogni, pianificare i progetti, condividere le strategie, effettuare una consulenza continua. Tognoli, dal suo canto, ha analizzato l’andamento fluttuante e altalenante del prestito bancario, sottoponendo ai presenti grafici eloquenti- Si è poi soffermato sulle principali passività bancarie in materia di depositi e prestiti, evidenziando il calo delle obbligazioni emesse nel 2015. In materia di prestiti, nell’ultimo periodo sono aumentati quelli relativi al credito al consumo e alle famiglie, principalmente per acquisto di abitazione, spiegando nello specifico il comportamento delle banche. Le cose – ha detto Tognoli – non torneranno come prima. Ciò in quanto, con l’entrata in vigore dal 2018 del nuovo principio contabile IFRS 9 per la valutazione dei crediti e la conseguente rilevazione in bilancio delle rettifiche di valore sui crediti, sarà richiesto di anticipare in bilancio le rettifiche di valore sui crediti.

Inoltre, non si è ancora completata l’Unione Bancaria, che avrebbe spezzato il circolo vizioso tra rischio sovrano e rischio bancario. Allora, dove si prendono le risorse per gli investimenti? La risposta risiede nel mercato dei capitali: quotazione in Borsa e emissione di mini bond. A seguire, Tognoli ha spiegato quali sono i soggetti che possono emettere le cambiali finanziarie e i mini bond.

Tutte le PMI possono scegliere di finanziarsi, anche le società non quotate e le Srl, attraverso l’emissione di titoli di debito, i cosiddetti Minibond, a favore di investitori qualificati. Questa particolare forma di finanziamento consente alle imprese di diversificare la fonte dei loro finanziamenti e ridurre la dipendenza dal sistema bancario. Le società possono così acquisire risorse da parte di investitori privati e puntare direttamente su sé stesse e sulla fiducia che riscuotono presso i potenziali investitori.

La campagna di sicurezza stradale della Polizia dei Colli

Il comandante del Corpo di Polizia Locale dell’Unione Comunale dei Colli, Marco Pucci, ci informa che il simulatore di guida, donato negli anni scorsi dal nostro Club nel quadro del progetto Sicurezza Stradale, viene utilizzato regolarmente per le lezioni di educazione stradale che si tengono presso il comando e rivolti agli alunni delle scuole primarie. Il comandante Pucci fa sapere, inoltre, che lo stesso simulatore viene portato negli spazi adibiti a manifestazioni pubbliche dei Comuni appartenenti all’Unione, suscitando notevole interesse da parte dei ragazzi. E’ motivo di grande soddisfazione constatare come l’effetto della nostra azione produca la cosiddetta “onda lunga” e che di generazione in generazione centinaia di alunni delle scuole dell’obbligo prendano coscienza della necessità di guidare con attenzione e responsabilità. Era e resto l’obiettivo del nostro progetto di Sicurezza Stradale, che ci vede impegnati e collaborare con la Polizia Stradale di Bergamo, attraverso il comandante e membro del nostro Club, Mirella Pontiggia, nonché con il Comando di Polizia Locale del Comune di Bergamo.

Va ricordato che la consegna del primo simulatore di guida per moto «Honda Riding Trainer» agli agenti della Polstrada risale a maggio 2011, ma la campagna di sicurezza stradale promossa dal Rotary Club Dalmine Centenario è iniziata nel 2007, due anni dopo la sua costituzione. Un secondo simulatore, sviluppato per dare luogo a una campagna educativa e informativa sulla condotta dei veicoli a due ruote, venne messo a disposizione di una scuola superiore di Dalmine, a partire dal mese di settembre 2011, per poi essere indirizzato ad altri soggetti utilizzatori.

Da Orio a Marte: gli scenari del futuro al R.C. Bergamo Città Alta

Eugenio Sorrentino è intervenuto al R.C Città Alta nella serata di giovedì 2 febbraio per illustrare le attività e i progetti della Italian Mars Society, l’organizzazione che studia e sviluppa le tecnologie finalizzate alla colonizzazione del Pianeta Rosso. Eugenio Sorrentino è vicepresidente della IMS,che ha sede a Curno e ha recentemente festeggiato l’attribuzione del ruolo di comandante a un’italiana, la 32enne fiorentina Ilaria Cinelli, nel corso della missione simulata che si è svolta nel deserto dello Utaj dal 31 dicembre 2016 al 15 gennaio 2017.

Bollettino 20 gennaio 2017

Bollettino 20 gennaio 2017

Il nostro club ha ospitato la testimonianza di Mauro Bernardi, in sedia a rotelle dopo un incidente stradale: il racconto di una ripartenza, di una seconda vita dopo la prima trascorsa come quelli di chiunque: sogni, ambizioni e aspettative, una tra queste quella di diventare maestro di sci. Mauro Bernardi, nato il 12 giugno 1977 a Gazzaniga e dunque prossimo al traguardo dei 40 anni, è un atleta paralimpico che offre, a chiunque lo incontri, impareggiabili lezioni. Dopo il servizio militare, nel quale Mauro ha avuto la possibilità di conseguire le patenti di guida, ha iniziato a lavorare come autista di camion. Dopo varie esperienze lavorative nel settore, tra cui viaggi internazionali, Mauro e la fidanzata Claudia hanno deciso di sposarsi e di costruire il nostro nido d’amore ad Abbazia di Albino. Per questo è tornato a percorrere le strade nazionali. Il giorno dell’atteso “sì”, 21 maggio 2005, i camion hanno avuto un ruolo particolare: Claudia e Mauro sono arrivati sul piazzale della chiesa a bordo di due trattori stradali.

La mattina del 31 agosto 2005, mentre guidava il camion della ditta di Albino per cui lavorava, Mauro ha subito un incidente che gli ha cambiato la vita. Dopo la degenza e la riabilitazione, è tornato a casa con una nuova condizione: una paraplegia incompleta. All’inizio è stato molto difficile ricalibrare la nuova vita: con sua moglie, negli affetti, nel lavoro, poi, come tutte le cose, si trova il modo per andare avanti.

Mauro è riuscito a farsene una ragione, tant’è che ha voluto intitolare il suo intervento “La vita rimane la cosa più bella che ho”, e grazie alle persone che gli sono state vicine. “Vivo la vita con la convinzione che è un dono meraviglioso e, a prescindere da ciò che abbiamo e da ciò che abbiamo perso, dobbiamo viverla al meglio – ama ripetere Mauro – E’ bello sognare di vivere meglio, è giusto tentare di farlo sul serio per non consumare nemmeno un secondo e sentire che anch’io sono parte del mondo”.

Grazie all’Inail di Bergamo, Mauro ha avuto la possibilità di avvicinarsi allo sci in monosci e grazie a Stefano Belingheri ha conosciuto Corrado Sulsente, direttore della Snowsport Academy San Marino. La nuova vita in sedia a rotelle gli ha aperto una serie di nuove e inaspettate opportunità: a seguito del superamento del relativo test attitudinale, a giugno 2011 è stato ammesso ai percorsi formativi per maestri di sci organizzati dalla scuola di San Marino; dopo aver frequentato un corso su misura composto da circa 840 ore, è diventato Ski Instructor III°, di fatto maestro di sci disabile per l’insegnamento a persone che per praticare questo sport devono utilizzare i medesimi ausili e supporti. Il 10 settembre 2013, grazie alla consigliera regionale Lara Magoni, campionessa nello sport e nella vita, e di tutto il Consiglio regionale, è stata votata all’unanimità la mozione con l’obiettivo di portare al riconoscimento ufficiale del titolo di maestro di sci disabile che insegna ai disabili omologhi che utilizzano i medesimi supporti tecnici. Un’opportunità che gli è tuttora negata, amaramente.

Mauro collabora con l’ADB (Associazione Disabili Bergamaschi) e con l’Associazione Italiana Famigliari Vittime della Strada-AIFVS attraverso incontri per la prevenzione degli incidenti stradali negli istituti scolastici. Mauro si appresta a raccogliere l’eredità di Luigi Galuzzi quale delegato provinciale del Comitato Italiano Paralimpico, con la convinzione che lo sport è vita e per chi è disabile lo sport riabilita, reintegra e fa stare bene.

Bollettino 13 gennaio 2017

Bollettino 13 gennaio 2017

Nella conviviale dedicata al tema “Il dono del Mais: dalla civiltà Maya alla cultura della polenta”, il relatore Paolo Valoti, esperto della Banca del Germoplasma dell’Unità di ricerca per la Maiscoltura di Bergamo, ci ha guidato in un viaggio tra le culture legate dal mais, cereale originario del centro America. Anche la Console del Messico in Italia Marisela Morales Ibañez ci avrebbe arricchito di conoscenze dirette e in lingua madre, ma impegni istituzionali non hanno permesso la sua presenza di persona.

Il tema delle civiltà del mais, già approfondito in una nostra conviviale rotariana nel 2015 presso la SAPS di Agnelli, nasce da una missione di lavoro in Messico, in occasione della settimana della cucina italiana nel mondo organizzata da Ambasciate, Consolati e Istituti italiani di Cultura nell’ultima decade di novembre 2016, e tra le quali l’Ambasciata d’Italia che aveva invitato il relatore Valoti per tenere a Città del Messico delle conferenze tra scienza e divulgazione sulle origini, specialità e qualità della polenta, una regina della tavola italiana. A partire dalle aiuole urbane con il mais tra i megagrattagieli di Città del Messico, con l’ausilio di fotografie, il cammino si è snodato tra i maggiori siti archeologici della civiltà millenaria dei Maya nello Yucatan come le incredibili città e piramidi di Uxmal, Chichen Itza, Coba e Tulum. Un passaggio obbligato di questo percorso tra culture, architetture e testimonianze intrecciate con il maiz, è stato il Museo nazionale di antropologia, il museo più importante del Messico e posto nel bosco di Chapultepec all’interno di Città del Messico, dove si trovano le maggiori collezioni del mondo di arte precolombiana delle culture Maya, Azteca, Olmeca, teotihuacana, Tolteca, Zapoteca e Mixteca. Dalla civiltà Maya alla megabiodiversità dei mais del Messico, con oltre 64 razze considerate native e tuttora coltivate con centinaia di varietà nei 32 Stati del Paese, è ancora oggi il cibo fondamentale e irrinunciabile della cucina tradizionale messicana, dichiarata ‘Patrimonio Immateriale dell’Umanità’ dall’UNESCO, con un consumo medio procapite anno di oltre 120 chilogrammi tra tortillas, tacos e altri cibi di mais, rispetto ai 4,5 chilogrammi di granoturco nella dieta degli italiani.

La diffusione del granoturco in Italia, come cereale adatto per l’alimentazione dell’uomo, ha seguito percorsi alterni con momenti di curiosità, espansione e sosta, nell’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia (697-1797). In tempi di carestia la polenta rientrava fra i pochi alimenti, a volte l’unico piatto della dieta quotidiana dell’alimentazione rurale e popolare. Tra i documenti storici che raccontano il cammino del mais è stato citato il terzo volume “Delle navigationi et viaggi” raccolto da Giovanni Battista Ramusio (1565) che racconta della “La mirabile & famosa semenza detta maiz nell’indie occidentali, della quale si nutrice la metà del Mondo, i Portoghesi la chiamano miglio zaburro, di qual n’è già venuto in Italia di coloro bianco & rosso & sopra il polesene de rboigo, & valla bona seminano i campi intieri de ambedui i colori”. Villabona è l’attuale Villa d’Adige a Rovigo e viene considerata la prima culla italiana della polenta (1554).

L’Unità di ricerca per la Maiscoltura nasce nel 1920 come Stazione Sperimentale di Maiscoltura di Bergamo (SSM) con sede a Curno, grazie al contributo di diversi enti pubblici bergamaschi e istituzioni locali, sostenuta e potenziata nel tempo da enti e istituti nazionali e stranieri. Nell’atto costitutivo, con Regio Decreto del 7 marzo 1920 n° 327, all’Articolo 1 venne sancito che “E’ data facoltà al Governo del Re di fondare a Bergamo una Stazione Sperimentale di Maiscoltura autonoma con il concorso degli Enti Locali, da erigersi in ente morale sotto l’alta Vigilanza del Ministero per l’Agricoltura. Essa avrà per iscopo il miglioramento della coltivazione del granoturco, e potrà anche occuparsi di ricerche sul mais avariato, in rapporto alla applicazione delle disposizioni legislative contro la pellagra.” Fin dalla sua nascita la Stazione Sperimentale di Bergamo ha contribuito allo sviluppo tenace e incessante per la maiscoltura italiana e per la diffusione delle ‘sementi elette di mais’, con lo studio delle varietà autoctone coltivate, la costituzione e il miglioramento di varietà tradizionali di granoturco e di nuovi ibridi moderni per i diversi ambienti pedo-agro-climatici italiani. La coltivazione del mais o granoturco per la produzione di farina per polenta negli ultimi anni si sta registrando una forte riscoperta delle varietà locali italiane di mais. Prova ne sono i vari progetti di reintroduzione e valorizzazioni della biodiversità del mais avvianti dalla Banca del Germoplasma del mais, con una oltre 600 varietà locali tradizionali italiane e altre 5.000 accessioni, dell’Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo, in collaborazione con enti ed istituzioni, associazioni di consumatori, organizzazioni di cittadinanza sostenibile.

Tra le nuove coltivazioni di mais autoctoni sono stati citati il Rostrato rosso di Rovetta, lo Spinato di Gandino, il Bianco perla, il Nostrano dell’Isola e il Nostrano Orobico, ai quali si aggiungono Scaglioli, Rostrati, Pignoletti, Cinquantini e Nostrani dei territori di lombardi e italiani: varietà locali di mais che stanno rilanciando la coltura e cultura del mais queste zone anche a livello turistico e di promozione del territorio, anche di montagna. Per le nostre genti, che vivono da secoli tra vallate e montagne orobiche, la polenta di farine di varietà antiche di mais, soda e grossolana, è un segno particolare e indelebile della identità dei bergamaschi. Nell’opera “Nova Novorum Novissima” del 1604 di Bartolomeo Bolla, celebre e sfuggente personaggio bergamasco, poeta, zanni e giullare giramondo, che fu a lungo in Germania, in Francia e in Inghilterra, e autore di alcune prose, in questa opera scrive in latino, e qui riportato con libera traduzione:

“Io, benché non grande filosofo, dal momento che sono nato e cresciuto in una valle dei Bergamaschi [n.t. valle Brembana], ove si apprezza di più il formaggio e la polenta che la filosofia, nella mia esperienza ho sempre trovato che coloro che vogliono essere sempre sapienti sono dei grandi stolti…”.

In pratica i primi passi della squisita polenta taragna orobica, oggi codificata dalla Camera di Commercio di Bergamo. Nel terzo millennio il rinnovato interesse verso la riscoperta della tipicità e della qualità delle produzioni alimentari e lo sviluppo sempre maggiore della conoscenza e della coscienza ecologica hanno stimolato l’attenzione per le varietà antiche e tradizionali di mais, sia per la produzione di farine per polente tipiche e di prodotti locali, che per la valorizzazione culturale, ecologica e economica del territorio in particolari aree geografiche. La calda e fumante polenta di granoturco torna oggi in vetta alla considerazione forse come non mai, perché ci porta sulle tavole delle città, tra cemento e palazzi, sapori, profumi e suoni di montagne e cime, di malghe e casere, rifugi e sentieri, di boschi e pascoli. La polenta di granoturco si conferma oggi una solida tradizione gastronomica, raffinata tipicità e gustosa prelibatezza che si trova nelle cucine delle famiglie, nelle mense aziendali e nei ristoranti ‘stellati’, ma anche nelle forme moderne di consumo take away. Peraltro, la farina gialla di mais non è solo polenta. La creatività di cuochi e artisti del gusto hanno trasformato questo ‘oro giallo’ in saporiti e nuovi prodotti da forno pane, pizze, torte, dolci, gelati e birre al granoturco.

Al termine della relazione di Paolo Valoti, socio onorario del Rotary Club Dalmine Centenario, il nostro presidente Giuseppe Pezzoli ha salutato Angela Abruzzese, presidente Inner Wheel Club Treviglio e dell’Adda.