Gen 5, 2017 | periodico
Siamo al giro di boa dell’anno rotariano 2016 2017. È d’uopo fare un primo bilancio delle attività svolte e dei progetti in corso. Ci accorgiamo con soddisfazione che il coinvolgimento dei soci, attraverso la loro professionalità, passione e disponibilità, consente al club di portare avanti una serie di iniziative che fanno parte del programma annuale. È una caratteristica, questa, che ha sempre contraddistinto la vita e la storia del nostro sodalizio. Siamo felici di annoverare un nuovo socio effettivo, un nuovo membro associato pronto a diventarlo, e di essere pronti a salutare il reintegro nella nostra compagine di un vecchio socio. Con il secondo semestre entriamo nel vivo delle celebrazioni del centenario della Rotary Foundation, che dovrà vederci protagonisti come lo siamo stati negli anni trascorsi. Non dimentichiamo, infatti, che nel decennale di costituzione del nostro club avevamo superato la somma di 100.000 $ versati alla Rotary Foundation. Tra il mese di dicembre e l’inizio del nuovo anno, prima della ripresa dei nostri appuntamenti settimanali, abbiamo salutato con altrettanta soddisfazione le iniziative dell’Interact club Bergamo, di cui siamo padrini, in particolare il service “Pane del Rotary” che ha portato sulle tavole dei club dei Gruppi Orobico 1 e Orobico 2 il simbolo dell’alimentazione, creato con una forma che riporta il logo del Rotary International. Una iniziativa tanto più meritevole perché arriva da giovani interactiani, i quali dimostrano sensibilità verso simboli e valori della nostra tradizione e del nostro essere quotidiano. Un progetto reso possibile dall’adesione dell’Aspan, associazione dei panificatori, e dalla disponibilità del bergamasco Roberto Capello che ne è il presidente nazionale. In aggiunta, il coinvolgimento e la partecipazione dei nostri soci ad altre iniziative: quella dello stesso Interact Club Bergamo, che ha organizzato con Oreste Castagna uno spettacolo a favore dei pazienti pediatrici dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, con Gianbattista Gualdi in veste di mago, e alla cui riuscita hanno contribuito Alessandro Cianciaruso, che ha fornito la pedana su cui si sono esibiti gli artisti, Antonia Cattaneo, nella sua funzione di delegata per l’Azione Giovanile, Alessandra Ravasio e Eugenio Sorrentino. Inoltre, il nostro Roberto Peroni si è recato in visita in Birmania, paese dove negli anni passati il nostro club è intervenuto contribuendo alla realizzazione di pozzi d’acqua.
L’auspicio per il secondo semestre è di riuscire a incrementare ulteriormente l’effettivo del nostro club e fare emergere sempre più le professionalità Dei singoli soci, che rappresentano il vero valore aggiunto della nostra azione rotariana.
Giuseppe Pezzoli
MAGIE DI CARTE PER I PICCOLI PAZIENTI DEL PAPA GIOVANNI XXIII
Meritevole impegno e partecipazione dei soci del Rotary Cub Dalmine Centenario all’iniziativa promossa dall’Interact Club Bergamo che, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha promosso sabato 17 dicembre uno spettacolo a favore dei pazienti pediatrici, dal titolo “Magie di carta”, che ha visto protagonista Oreste Castagna, celebre attore e regista di Rai Yo-Yo e socio del Rotary Club Dalmine Centenario, attorniato da Benedetta e Daniela di Format Teatro, Marcello Loiacono con le bolle di sapone e il nostro Gianbattista Gualdi con i giochi di magia.
Un’ora di performance artistiche per allietare i piccoli pazienti. Sono intervenuti Antonia Cattaneo, responsabile Azione Giovanile, il prefetto Alessandra Ravasio e Eugenio Sorrentino, mentre Alessandro Cianciaruso, membro associato del R.C. Dalmine Centenario, ha fornito la pedana su cui gli artisti si sono esibiti.
VIAGGIO DI ROBERTO PERONI IN BIRMANIA
Il 27 dicembre scorso è partito il secondo viaggio in Myanmar organizzato dall’Associazione per l’Amicizia Italia Birmania, a cui ha partecipato il nostro Roberto Peroni. Dopo aver visitato i luoghi più significativi dal punto di vista della cultura e del paesaggio birmani, il gruppo, che contava 36 partecipanti, è arrivato a Naypydaw, capitale politica del paese, sede del Governo e del Parlamento. E’ qui che sono stati ricevuti da Aung San Suu Kyi, Consigliere di Stato e Ministro degli Esteri del nuovo Governo democratico, nella sua residenza privata. L’incontro si è svolto in un’atmosfera di intensa amicizia e cordialità. Dopo la visita ad Aung San Suu Kyi, il gruppo si è recato a visitare il Parlamento, dove una delegazione è stata ricevuta dalla Presidente della camera Bassa.
Roberto Peroni ci anticipa i momenti salienti del viaggio, che egli stesso illustrerà nei dettagli in una prossima relazione serale al club. “Siamo arrivati in Birmania dopo 18 ore tra volo e scalo, ma ne è valsa la pena. E’ stato un viaggio che ci ha dato grandi emozioni e senzazioni, un paese mereviglioso in via di transizione democratica, viaggio misto di approcci culturali e alla fine istituzionali nei giorni terminali. Prima tappa Yangon approccio alle pagode che ci accompagneranno in tutto il viaggio oltre che al museo locale, pittoreschi mercati orientali , buona cucina per noi inusuale. Seconda tappa verso il nord, Bagan ,zona archeologica nella foresta tropicale con più di 4000 antiche pagode, villaggi caratteristici. Terza tappa Mandalay/Heho/lagoInle, visita alla Muarmuni pagoda
ricoperta da tonnellate di lamine d’oro (abbonda sulle pagode e sulle statue di budda,) escursione sul lago Inle con le caratteristiche imbarcazioni, pescatori che remano con una gamba intrecciata al remo (le mani servono per pescare) case in legno su palafitte e orti galleggianti. Quarta tappa Nay Pyi Taw attuale capitale, inaugurata nel 2005, voluta da regime militare, è l’attuale sede del parlamento ma è un cattedrale nel deserto, le Ambasciate non hanno voluto lasciare Yangon, così alcuni ministri e parlamentari. Qui (per merito della senatrice Albertina Soliani, presidente della Associazione Italia Birmania e che si è battuta negli ultimi 10 anni a favore della democratizzazione della Birmania, in atto dopo la vincita alle elezioni del partito Della Lega Per La Birmania Democratica) siamo stati ricevuti da Aung San Suu Kyi, con calorosa accoglienza a pranzo nel parco della residenza e visita nel pomeriggio al parlamento, e colloquio con U Tin Oo fondatore del partito. Quinta tappa ritorno a Yangon, pranzo nella Curia di Yangon con cardinale Charles Bo, il quale ci ha presentato la situazione politica del Paese.
LA LETTERA DI GENNAIO DEL GOVERNATORE PIETRO GIANNINI


Dic 16, 2016 | periodico
La serata dedicata agli auguri natalizi ha visto convenire a La Vacherie di Brusaporto i soci con le rispettive famiglie e amici che hanno voluto condividere il piacere di stare insieme per condividere l’atmosfera delle festività prossime. Il presidente Giuseppe Pezzoli ha fatto il punto sul primo semestre dell’anno rotariano e ha potuto annunciare l’allargamento della compagine dei soci.
Dopo un mese e mezzo da membro associato, infatti, Sergio Carrara ha ricevuto la spilla di socio effettivo nel corso della riunione conviviale natalizia. A fargli da padrino Walter Consoli, che lo ha presentato il 3 novembre scorso definendolo “rotariano dentro”. Il Programma Pilota, giunto al sesto anno nel nostro Club, contribuisce a sostenere la compagine dell’effettivo, aggiungendo persone che si dimostrano motivate e convinte dopo il periodo di frequentazione.
Pezzoli ha dato la parola anche a Federica Sorrentino, presidente dell’Interact Club Bergamo, la quale ha spiegato il significato del progetto “Pane del Rotary”, un’iniziativa che ha permesso di riportare al centro della tavola l’alimento più comune e al quale viene associata la possibilità di nutrirsi. Grazie all’ASPAN, associazione dei panificatori di cui il bergamasco Roberto Capello è presidente nazionale, l’Interact Club Bergamo ha distribuito ai Rotary Club dei Gruppi Orobici 1 e 2, in occasione delle riunioni precedenti il Natale, le ceste con il pane prodotto con il logo del Rotary International. Un’iniziativa che il Governatore del Distretto 2042, Pietro Giannini, si è augurato venga ripresa dagli altri Interact Club attivi a livello distrettuale.
A conclusione della cena natalizia, il via alla classica lotteria condotta da Roberto Lodovici, coadiuvato dai ragazzi dell’Interact, Federica Sorrentino, Camilla Boldorini e Ilaria Bassoli, e da Elisa Segnini Bocchia di San Lorenzo. In palio una messe di premi, tra i quali i cesti creati da Spazio Autismo. La fortuna, come sempre, ha toccato tutti i tavoli, prima dell’arrivederci al 2017.

Dic 2, 2016 | periodico
Il socio Gianluca Platania, con studio notarile a Bergamo, ha svolto una interessante relazione sul Patto di Famiglia, uno strumento agevolato e sicuro per il passaggio generazionale dell’impresa. In Italia su quasi 4 milioni e mezzo di imprese, il 99,9% sono micro, piccole o medie imprese. Di queste realtà imprenditoriali quasi il 92% sono di tipo familiare, il 55% hanno al vertice imprenditori di età superiore ai 60 anni. In un tessuto imprenditoriale come quello italiano caratterizzato da un elevato numero di piccole e medie imprese di tipo familiare, e rispetto alle quali si erge la figura del “fondatore”, ad un certo punto giunge il momento in cui bisogna selezionare tra i propri familiari chi sia il più dotato ed interessato nella continuazione dell’impresa di famiglia ed al quale quindi affidare la leaderschip della stessa, tutelando allo stesso tempo le legittime aspettative degli atri eredi. 80.000 imprenditori ogni anno sono coinvolti nel passaggio generazionale della propria impresa. I dati sul passaggio generazionale non sono però confortanti: il 50% delle imprese di tipo familiare scompare alla seconda generazione; solo il 30% supera la terza generazione; si assiste alla disgregazione dell’impresa familiare e all’acquisizione da parte di altre mani, italiane o straniere. Le possibili causa sono da ricondurre a divieto assoluto dei patti successori, possibilità di mutare in qualunque momento la volontà testamentaria, quota disponibile ridotta rispetto alle quote di legittima riconosciute dalla legge, rigorosi meccanismi di tutela dei legittimari all’apertura della successione, ritrosia dell’imprenditore nell’abbandonare in vita il comando della propria impresa, procrastinando così il più possibile nel tempo il passaggio generazionale.
La soluzione più immediata, semplice e praticata per attuare in vita un passaggio generazionale è da sempre quella delle donazioni. Tuttavia le donazioni sono esposte alla morte del donante ai seguenti meccanismi:
Collazione: istituto in base al quale i figli legittimi e naturali del de cuius ed i loro discendenti legittimi e naturali, nonché il coniuge, che abbiano accettato l’eredità, devono conferire nell’asse ereditario quanto ricevuto in vita per donazione
Riduzione: azione esercitata dai legittimari per ottenere la reintegrazione della legittima mediante riduzione non solo delle disposizioni testamentarie lesive ma anche delle donazioni in vita del de cuius; si può rinunciare ad essa solo dopo la morte del titolare del patrimonio donato o lasciato per testamento, mentre una rinuncia esercitata prima è nulla
Riunione fittizia: operazione con la quale si determina l’ammontare della quota disponibile, sommando tutti i beni lasciati al tempo della morte con quelli di cui il de cuius abbia disposto in vita con donazione, e sottraendo da tale massa i debiti. Il valore dei beni, compreso quelli donati, deve essere considerato con riferimento al momento dell’apertura della successione, e non dell’atto di donazione, azzerando così eventuali miglioramenti realizzati dal beneficiario.
La donazione non permette di “chiudere la partita”, lasciando tutto incerto sino all’apertura della successione, specie nel caso di un sensibile aumento del valore dell’azienda determinato dalle capacità soggettive del beneficiario visto che il valore della stessa andrà comunque calcolato alla morte del donante. Una soluzione potrebbe essere quella di una donazione per quote seguita da divisione. Tizio, padre di Caio e Caia e marito di Sempronia, è titolare dell’azienda “Beta” e di due immobili. Vorrebbe attribuire l’azienda “Beta” a Caio e soddisfare gli altri suoi legittimari con i due immobili. In questo caso Tizio potrebbe donare tutti i beni ai tre legittimari per quote che rispettino la loro legittima, procedendosi subito dopo a divisione tra i legittimari con attribuzione dell’azienda a Caio e degli immobili agli altri. Con la legge n. 55 del 14 febbraio 2006, viene introdotto in Italia l’istituto del Patto di famiglia disciplinato nel codice civile dagli articoli che vanno dal 768-bis al 768-octies
Scopo dichiarato del Patto di Famiglia è consentire all’imprenditore di scegliere, nell’ambito della propria famiglia, la persona più adatta nella continuazione dell’impresa e trasferirgli la sua titolarità e gestione; assicurare, con il consenso di tutti, un subentro che non esponga il prescelto a rischi di rivendicazione da parte degli altri familiari all’apertura della successione dell’imprenditore; scongiurare un depauperamento a carico degli altri potenziali legittimari o comunque una lesione della loro quota legittima.
In sostanza, il Patto di Famiglia è un contratto finalizzato ad assicurare il passaggio generazionale dell’impresa in sicurezza con l’intervento condiviso di tutti i legittimari all’atto che vengono compensati. Qualunque imprenditore può utilizzarlo, ma al patto di famiglia deve partecipare l’intera compagine familiare dell’imprenditore. La funzione del Patto di Famiglia è quella di permettere, in deroga ai meccanismi successori della collazione, riduzione e riunione fittizia, il passaggio generazionale dell’impresa. Per tale ragione, ed al fine di evitare che con lo stesso si incorra nel reato di contratto in frode alla legge, si ritiene che le partecipazioni debbano permettere al beneficiario di continuare nella gestione dell’impresa e non possano invece essere trasferite con il patto di famiglia piccole partecipazioni societarie espressioni di mero investimento
Con il Patto di Famiglia non si vuole favorire quantitativamente un soggetto (assegnatario) rispetto agli altri legittimari (non assegnatari). Si vuole solo trasferire un determinato bene (azienda o partecipazioni) a chi si ritenuto il più adatto (e/o più interessato) a riceverlo, con uno strumento certo, sicuro ed inattaccabile nel futuro, ed allo stesso tempo soddisfare anche gli altri legittimari con diversi beni, in modo da regolare da subito l’assetto divisionale immaginato dall’imprenditore dopo la propria morte. Inoltre, la rinuncia alla quota di liquidazione spettante sul valore dell’azienda non significa rinuncia all’eredità. Chi rinuncia compie una liberalità indiretta in favore dell’assegnatario (da considerare in sede di successione del rinunciante. Il Notaio Gianluca Platania ha concluso la sua relazione ripassando le regole, la casistica e i profili fiscali.
INTERACT CLUB BERGAMO PER LA PEDIATRIA DELL’OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII
Sabato 17 dicembre 2016 – ore 10:30 – Hospital Street
Magie di Carta

Spettacolo di Oreste Castagna di Rai Yo-Yo
con
Benedetta e Daniela di Format Teatro
le bolle di Marcello Loiacono
i giochi di magia di Gianbattista Gualdi
Interact Club Bergamo ha promosso in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo e i Rotary Club padrini (Dalmine Centenario, Bergamo Città Alta e Bergamo Nord) una serie di iniziative a favore dei pazienti pediatrici ricoverati nei reparti per periodi di cura. In vista delle festività natalizie, sabato 17 dicembre alle ore 10:30 nell’area hospital street del nosocomio si terrà lo spettacolo dal titolo “Magie di carta”, che vedrà protagonista Oreste Castagna, celebre attore e regista di Rai Yo-Yo e socio del Rotary Club Dalmine Centenario, attorniato da Benedetta e Daniela di Format Teatro, Marcello Loiacono con le bolle di sapone e Gianbattista Gualdi con i giochi di magia. Un’ora di spettacolo per allietare i piccoli pazienti e con essi tutti i bambini che vorranno condividere momenti di svago e allegria. Lo spettacolo sarà registrato per consentire ai responsabili dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di riproporlo periodicamente a chi trascorre un periodo di ricovero nei reparti pediatrici. Nei giorni e settimane successivi sarà Gianbattista Gualdi, anch’egli socio del R.C. Dalmine Centenario, a recarsi nei reparti insieme ai soci Interact per proporre giochi di magia.
Nov 25, 2016 | periodico
Il Rotary Club Dalmine Centenario disegna il suo futuro attraverso il più largo coinvolgimento dei soci, nel segno della continuità dei progetti pluriennali e pronto a sostenere le nuove iniziative. Riunita a La Vacherie di Brusaporto giovedì 24 novembre, l’assemblea del club, chiamata a eleggere il Consiglio Direttivo dell’anno rotariano 2017-2018, che vedrà presidente Luca Scaburri, ha confermato all’unanimità i nominativi proposti e i relativi incarichi.
L’Assemblea ha accolto la proposta dal consiglio dei Past President-Commissione piano strategico, indicando Alessandra Ravasio, attuale prefetto del Club, quale presidente per l’anno 2018-2019.
Ecco la composizione del prossimo consiglio:
PRESIDENTE: SCABURRI LUCA
VICE PRESIDENTE: PAGANO CARMINE
SEGRETARIO: ARIOLI ANDREA
PREFETTO: CETTOLIN VALENTINO
TESORIERE: SEGNINI BOCCHIA DI SAN LORENZO ALESSANDRO MARIO
PAST PRESIDENT: PEZZOLI GIUESEPPE
PRESIDENTE INCOMING: RAVASIO ALESSANDRA


DELEGATO RF: PERONI ROBERTO
CONSIGLIERI:
BERNARDINI ANTONIO
CONSOLI WALTER
GUALDI GIAN BATTISTA
LODOVICI ROBERTO
ONORI SILVANO
SORRENTINO EUGENIO
Nel corso dell’assemblea il presidente Giuseppe Pezzoli ha condiviso con il past president Silvano Onori l’attestato attribuito al nostro Club per il supporto al service EndPolioNow nel corso dell’anno 2015-2016.
Un riconoscimento che funge da stimolo ulteriore a confermare l’impegno del R.C. Dalmine Centenario nei confronti della Rotary Foundation.
Volontariato Interact a Spazio Autismo
I ragazzi dell’Interact Bergamo hanno messo a frutto il principio della banca del Tempo regalandone un po’ agli ospiti di Spazio Autismo, gestita da una cooperativa formata da assistenti educatori specializzati e che fa riferimento all’associazione nata nel 2000 dall’impegno di un gruppo di genitori, insegnanti, di educatori e cittadini sensibili alle problematiche di bambini e ragazzi con autismo.
Nel centro di San Colombano, in orario pomeridiano, durante la settimana, i giovani soci di Interact affiancano gli assistenti educatori e partecipano alle iniziative che coinvolgono i ragazzi autistici. Letture, aiuto alla comprensione, attività manuali e di cucina, uscite nel quartiere: sono solo alcune delle esperienze maturate dai nostri giovani, i quali hanno mostrato sensibilità e abilità nel rapportarsi con gli ospiti di San Colombano.




Nov 21, 2016 | periodico
Seminario della Rotary Foundation al Papa Giovanni XXIII.
Il terzo appuntamento del mese di novembre, dopo due riunioni serali di club, si è svolto nell’Auditorium Lucio Parenzan dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che ha ospitato sabato 19 novembre il Seminario della Rotary Foundation.
Un evento atteso, in relazione alla celebrazione del centenario della sua costituzione, al quale il Rotary Club Dalmine Centenario ha partecipato con una nutrita rappresentanza di soci, ivi compresa Federica Sorrentino, presidente Interact Bergamo, di cui il nostro Club è padrino. I lavori del seminario, aperti dai saluti di Gaio Briolini, Prefetto Distrettuale, Marco Bertoli, Presidente del R.C. Bergamo Città Alta, e Carlo Nicora, Direttore Generale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, sono stati introdotti
dall’intervento del Governatore Pietro Giannini, il quale ha analizzato i rapporti tra il Distretto 2042 e la Fondazione Rotary, cui ha fatto seguito la relazione di Cesare Cardani, delegato distrettuale RF, soffermatosi sul valore e significato del servizio rotariano e il ruolo e la funzione dela Fondazione Rotary a cent’anni dalla nascita. Lo stesso Cardani e Donato Peduzzi hanno approfondito il programma delle Sovvenzioni Globali e Distrettuali, che è in crescita, mentre Alberto Ganna e Silvia Fontana hanno illustrato i risultati ottenuti con le borse per i Centri Studi per la Pace e gli Alumni, presentando l’esperienza di una giovane ricercatrice che opera a Copenaghen.
Un intervento molto sentito quello di Alberto Barzanò, il quale ha fatto il punto sulla eradicazione della poliomielite. Il seminario si è concluso con l’accento sulla raccolta fondi a favore della Fondazione Rotary, la consegna dei riconoscimenti a cura di Pietro Giannini e del past governor Gilberto Dondé, e la presentazione del Congresso Internazionale Atlanta.
Il seminario ha ospitato, tra gli altri, Simon Jude Ojelel, segretario del R.C. Soroti Central, nel nord est dell’Uganda, appartenente al Distretto 9211 che esprimerà il Presidente Internazionale del Rotary 2018/19, Sam Owori. Il Distretto 2042, insieme alla Rotary Foundation, attraverso il Progetto “Acqua e Cibo per la Vita”, ha consentito al Club ugandese di mettere a disposizione del proprio territorio le risorse necessarie per cercare di cambiare le condizioni di vita degli abitanti del Karamoja, una delle regioni più colpite in termini di sicurezza alimentare, favorendo la transazione dalla pastorizia all’agricoltura.
Nov 11, 2016 | periodico
Mutuo Soccorso: oltre un secolo e mezzo di storia bergamasca
L’Associazione Generale di Mutuo Soccorso, una delle più antiche istituzioni di Bergamo che ha legato la sua nascita all’unità d’Italia, ha catalizzato la riunione del 10 novembre a La Vacherie di Brusaporto.
Ospite della serata l’ing. Claudio Merati, presidente della fondazione che ha dato vita alla prima forma di welfare.
Merati, che associa questo importante e prestigioso compito al ruolo di dirigente di unità organizzativa della sede territoriale di Bergamo della Regione Lombardia (con responsabilità di coordinamento delle attività di sede, di interfaccia nei rapporti con le Istituzioni del territorio bergamasco e presidente della commissione sismica), ha parlato ai soci del nostro Club poche ore prima di mettersi in viaggio alla volta delle zone colpite dal terremoto del 24 agosto scorso. L’ennesimo viaggio nel quadro della cooperazione offerta dalla Lombardia e dai tecnici bergamaschi ai territori di Amatrice e dintorni martoriati dallo sciame sismico, poi risalito duramente verso la Val Nerina interessando centri come Norcia e Camerino. 
Claudio Merati è un interprete fedele dello spirito che di Bergamo che si riconosce nella fondazione che nacque il 6 aprila 1862 come “Società di mutuo soccorso degli artisti e operai di Bergamo” e che dal 1905 ha assunto la denominazione “Associazione generale di mutuo 
soccorso in Bergamo”. Una realtà viva e partecipativa, che ha contribuito allo sviluppo sociale e alla modernizzazione della città con un’espressione di libertà, prima di essere soppressa dal regime fascista per poi essere ricostituita dopo la seconda guerra mondiale.
La “Società di mutuo soccorso degli artisti e operai di Bergamo” fu generata dalla fusione di quattro sodalizi di categoria: dei sarti, barbieri, falegnami e tipografi. La fondazione avvenne nello stesso locale dove erano state raccolte le adesioni dei volontari per la spedizione dei Mille, Motivo per il quale l’associazione ha conferito la presidenza onoraria e perpetua a Giuseppe Garibaldi. Assieme all’attività di mutua assistenza, fu messo in atto una sorta di welfare ante litteram. E nel 1869, per dare risposta al problema del credito, il Mutuo Soccorso promosse la
Banca Mutuo Popolare di Bergamo. Tra le altre iniziative del periodo ottocentesco figurano il primo ufficio di collocamento (nel 1878), i «Prestiti sull’onore», la cooperativa di consumo fondata nel 1882, un servizio di onoranze funebri. Dopo la costituzione di una cooperativa per la costruzione di case operaie e di un forno sociale, nel 1922 diede vita anche alla Cooperativa farmaceutica. Accanto ad attività di carattere economico, la Società di mutuo soccorso si è occupata anche della crescita culturale, fondando nel 1869 la «Biblioteca popolare circolante», che ricevette nel 1911 la donazione di 18.851 volumi da parte dell’avvocato Giuseppe Ferrari, ponendo le basi per la nascita della «Caversazzi». Dal 1877 nella sede attuale di via Zambonate, all’inizio del Novecento partecipò alla fondazione dell’Unione contro la tubercolosi e al Comitato per combattere l’alcolismo.
Sciolta dal regime fascista il 28 luglio 1939, l’associazione torna in vita il 22 luglio del 1945 incorporando un anno la «Società di mutuo soccorso fra le operaie di Bergamo», che era stata fondata nel 1863. Dopo le notevoli difficoltà negli anni del dopoguerra, l’associazione riceve un nuovo impulso negli ultimi due decenni, con la ristrutturazione della sede storica e l’intensificazione delle attività culturali ispirate agli ideali delle origini declinate sotto nuove forme. In occasione del
150esimo anniversario della sua costituzione, l’associazione ha creato il Centro di documentazioni artisti contemporanei.
“Fare oggi mutualità non è facile – ha sottolineato Merati – Sicuramente sono ancora forti i bisogni non soddisfatti, soprattutto a causa dei tagli ai servizi sociali. Tuttavia vi sono nuove di mutualità non solo di scambio economico. Un esempio su tutti, le banche del tempo”.