Bollettino R.C. Dalmine Centenario 18 ottobre 2019

Bollettino R.C. Dalmine Centenario 18 ottobre 2019

Porte Aperte il 17 ottobre al Rotary Club Dalmine Centenario dove sono convenuti il past governor Cesare Cardani e tanti amici dei soci che hanno potuto conoscere e apprezzare progetti e impegni del sodalizio sul territorio e a livello internazionale

Una vera e propria campagna di promozione e familiarizzazione con riferimento alla grande missione del Rotary nel mondo, per spiegare chi è e cosa fa un rotariano, quale apporto può garantire attraverso la propria azione professionale prim’ancora che con l’impegno e la generosità economica.

La serata ha permesso di comprendere meglio quale idea e immagine del Rotary acquisisce chi osserva dall’esterno. L’intervento di Cesare Cardani, sotto questo aspetto, è stato illuminante, perché come al solito è andata al cuore delle motivazioni che spingono i soci a dare man forte ai progetti a livello locale e nel mondo, in particolare per la campagna End Polio Now e Aquaplus. Eppoi il richiamo alla Fellowship e allo spirito di servizio che accomuna tutti i soci nel pieno rispetto delle proprie professionalità e competenze che rappresentano il carburante inesauribile per mantenere sempre acceso il motore della mission rotariana.

UniBg senza limiti. L’incontro con Alex Zanardi nell’aula magna dell’ateneo in S.Agostino ha offerto l’opportunità di presentare la carrozzina sportiva modulare, sviluppata dall’Universita’ di Bergamo da una idea del prof. Mario Poletti, tecnico della nazionale paralimpica di atletica leggera, in collaborazione con Rotary Club Dalmine Centenario e Ubi Banca. Grazie al rettore Remo Morzenti Pellegrini, al prorettore con delega all’innovazione Sergio Cavalieri, alla prof.sa Rosella Giacometti, con la quale il
ns club ha condiviso l’avvio del progetto, e a Claudio Bertuletti, presidente Cus Bergamo.

Bollettino R.C. Dalmine Centenario 10 ottobre 2019

Bollettino R.C. Dalmine Centenario 10 ottobre 2019

Serata in Interclub, ospiti del R.C. Bergamo Hospital 1 GXXIII, per ascoltare da Marco Varvello, giornalista e scrittore, corrispondente RAI dal Regno Unito, le considerazioni sulla Brexit, che, al di là degli accordi che verranno o meno con la UE, ha già cambiato la vita dei cittadini europei presenti nel Paese e degli stessi britannici.
Capo dell’ufficio di corrispondenza della Rai a Londra, dopo esperienze passate a Berlino e negli Stati Uniti, vincitore del Foreign Press Award 2018 per un reportage sulla violenza domestica in Inghilterra, Marco Varvello ha scritto un libro in cui sottolinea come la Brexit non finisca con il successo o il fallimento del negoziato, ma va considerata come una malattia entrata nel nostro sistema nervoso, destinata a lasciare una traccia profonda, una cicatrice aperta che ha cambiato la Gran Bretagna e il rapporto di noi residenti europei con questo paese. “Brexit blues”, il titolo del romanzo pubblicato sei mesi fa da Mondadori, che descrive la malinconia di non sentirsi più a casa propria, non riconoscere più una terra lungamente amata.

“Volutamente non ho scritto un saggio, perché la storia quotidiana della Brexit la scriviamo e raccontiamo già quotidianamente nel nostro lavoro di giornalisti. Il ‘Brexit blues’ si è rivelato un male che non se ne va, anzi cresce. Non ho pronosticato come finirà la Brexit, perché ci vorranno anni a capirlo. Ma per esempio uno dei capitoli del mio libro tratta del rischio che i cittadini europei non vedano riconosciuti i propri diritti ed è quello che si è puntualmente verificato con Anna Amato, da decenni in Inghilterra ma impossibilitata a dimostrare il proprio status di residente. Non penso che ci sia cattiveria nei confronti dei residenti europei. Più che altro siamo vittime delle disfunzioni quasi inevitabili della macchina burocratica. Anche solo essere costretti a prendersi un avvocato per ottenere il settled status dopo un primo rifiuto, come è capitato ad alcuni nostri amici, rappresenta uno shock, oltre che un danno economico”.

Bollettino R.C. Dalmine Centenario 30 settembre 2019

Bollettino R.C. Dalmine Centenario 30 settembre 2019

Un magnifico tributo alla cultura comunicativa del XX secolo. La serata in Interclub con il R.C. Romano di Lombardia, avente come tema “l’arte del fare pubblicità”, ha permesso di rivisitare l’opera grafica e artistica di Federico Seneca, raccontata dal figlio Bernardino.
Federico Seneca, nato a Fano nel 1891 è venuto a mancare nel 1976, è stato uno dei più importanti cartellonisti pubblicitari italiani.
Negli anni ‘30 ha ideato manifesti famosi, che hanno fatto la storia della pubblicità: Ramazzotti, Perugina, Buitoni, Modiano. Pezzi di storia della comunicazione che compaiono emblematicamente nei film, nelle storie dei caroselli, nelle foto d’epoca e della Milano da bere. Una rivisitazione dell’Italia che si identificava negli slogan semplici e nelle immagini di una idealità non ancora preda della digitalizzazione e della comunicazione di massa via social.

“I manifesti di Federico Seneca, come pagine di storia – si legge nella sua biografia – hanno descritto l’economia italiana e il suo percorso dalla fine della prima guerra mondiale alla seconda e al successivo risanamento economico, scandendo i progressi della nostra industria e pubblicizzando le novità sul mercato di una società modesta, non ancora convertita ad un consumismo di massa”.
La serata con ospite Bernardino Seneca, organizzata dalla past president Alessandra Ravasio, ha avuto un interessante prosieguo l’indomani mattina quando in occasione dell’incontro con la platea di studenti dell’istituto d’arte Fantoni di Bergamo. Iniziativa mossa dal past president del nostro club, Alessandra Ravasio, la quale, in collaborazione con il R.C. Romano di Lombardia, ha interpretato bene lo spirito e gli obiettivi rotariani, non circoscritti all’ambito ristretto della conviviale. È stato appagante – testimonia il presidente Valentino Cettolin – vedere l’attenzione, la curiosità e il rispetto che gli studenti hanno mostrato nei confronti di una figura emblematica del loro percorso didattico, quale è Federico Seneca.

Bollettino R.C. Dalmine Centenario

Bollettino R.C. Dalmine Centenario

Il giorno prima della partenza per la luna (era il 16 luglio 1969 quando il grande e potente Saturno V si sollevò con l’equipaggio di Apollo 11 per mettervi piede per la prima volta) ci siamo ritrovati in un centinaio di rotariani e amici che hanno risposto all’invito a incontrare io giornalista Luca Liguori, testimone della conquista della Luna. Introdotto dal presidente Valentino Cettolin, lo storico radiocronista del primo allunaggio e dei primi passi sulla superficie selenita ha raccontato gli eventi di mezzo secolo fa, che egli ha riassunto nel libro “Quel giorno sulla luna”, omaggiato a tutti gli intervenuti.

Sono trascorsi 50 anni dallo sbarco sulla Luna, ma il più grande evento degli ultimi decenni sembra avvenuto ieri. Fu una lunga e indimenticabile notte quella tra il 20 e il 21 luglio 1969. Un miliardo di spettatori (20 milioni erano italiani) incollati al video o alla radio per la storica diretta dal nostro satellite naturale.

Il mondo intero si fermò in una specie di spasmodico afflato globale nell’attesa di quel primo «piccolo passo dell’uomo» sulla gelida superficie del corpo celeste proibito. E tutta la Terra trattenne il fiato in quell’attimo preciso (le 4:55, ora di Houston) in cui Neil Armstrong poggiò il piede sulla Luna, quella stessa Luna che fino ad allora aveva ispirato e incantato romantici poeti, scrittori e visionari pionieri come Jules Verne.

Le passeggiate “a canguro” di Armstrong e, poco dopo, del compagno di ventura Buzz Aldrin segnarono il confine tra il vecchio e il nuovo mondo, tra il passato e il futuro dell’umanità.

Quello storico allunaggio fu anche occasione per dare vita, in Italia, a una lunghissima maratona della “Rai” che vide impegnati, in quei giorni fantastici, tanti testimoni del rendez-vous lunare: Ruggero Orlando, Jas Gawronski e Piero Angela (collegati con Tito Stagno negli studi di Roma) per la tv, Enrico Ameri e Luca Liguori (che raccontò in diretta lo sbarco lunare) per la radio. Giancarlo Mazzuca – giornalista, scrittore e già membro del Consiglio d’amministrazione “Rai”, nonché attento e sensibile osservatore di tante vicende umane – ha avuto l’idea, con 21 luglio 1969. Quel giorno sulla Luna, di riaccendere le emozioni di quella notte di 50 anni fa (e non solo), frugando tra pettegolezzi, polemiche, segreti, aneddoti e presunti falsi allunaggi, in un dialogo amichevole con uno dei testimoni più qualificati di quell’evento: il “nostro inviato” Luca Liguori. Una “diretta”, quella di Liguori, da non perdere neppure dopo mezzo secolo.

 

Bollettino R.C. Dalmine Centenario 4 luglio 2019

Bollettino R.C. Dalmine Centenario 4 luglio 2019

Il messaggio del neo presidente Valentino Cettolin

Sono stato onorato di ricevere l’investitura a presidente per l’anno rotariano 2019-2020, attorniato dal vostro calore piacevole, che non fa sudare ma riempie il cuore. Prima di assumere il mandato dalle mani di Alessandra Ravasio ho partecipato a diverse cerimonie di investitura di amici presidenti di altri club bergamaschi e, nella serata del passaggio di consegne, ho avuto l’onore di averne una pregevole presenza. In tutte le cerimonie di investitura, chi con linguaggio più forbito e loquace, chi con discorsi più concisi ma efficaci, tutti indistintamente hanno rimarcato in maniera chiara e fatto proprio il motto o per meglio dire il tema dettato dal Presidente Internazionale Malone per l’anno rotariano 2019-2020 che è: il Rotary connette il mondo. E come può il Rotary connettere sempre più e meglio il mondo se non attraverso le sue azioni, i suoi service, la ricerca di nuovi soci i quali, condividendo lo spirito della fellowship rotariana, amplifichino sempre di più questo messaggio che il fondatore Paul Harris ha lanciato nel 1905 «Il Rotary è in grado di coinvolgere il mondo con i suoi ideali di amicizia, di comprensione e di servizio». Il Rotary è uno stile di vita. Uno stile di vita buono, naturale, completo e pieno di amicizia: pensandoci bene, il mondo è pieno di potenziali rotariani, sta a noi riconoscerli.

Io sono stato investito della responsabilità di guidare il club per questo anno 2019-2020 e, devo dire, che non mi sento un fardello addosso come spesso scherzosamente ti dicono nei vari incontri distrettuali nel periodo dell’incoming, il periodo di avvicinamento e questo per due motivi, anzi tre; il primo è che faccio parte di un club nel quale la fellowship è addirittura insita nel dna di ognuna di queste persone e ciò mi rende facile approcciare questo compito con la consapevolezza che posso contare sul supporto e la disponibilità di ognuno di loro; il secondo motivo è dato dal fatto che sono circondato fuori dal club da amici presidenti di altri club con i quali si è instaurato un rapporto di reciproca stima e condivisione di obiettivi che raramente nella mia esperienza professionale ho incontrato in maniera così spontanea e vera; il terzo motivo per cui mi sento a mio agio è perché ho deciso di affrontare questo impegno con la teoria del calabrone….. si dice, secondo studi scientifici condotti molti anni fa che il rapporto tra la sua conformazione e peso e la sua ridotta superficie alare il calabrone non potrebbe volare… ma lui non lo sa e continua serenamente a volare. Rinnovo, a nome del club, il più sincero e profondo ringraziamento alla nostra past-president Alessandra Ravasio per tutto ciò che in questo anno appena concluso è stata capace di mettere in campo con dedizione e impegno ottenendo, ne sono assolutamente certo, il plauso di tutti i nostri soci presenti e non. E siccome ha l’onore di essere stata la prima presidente donna del Dalmine Centenario, e succedere in toto ad una donna capace non è mai cosa semplice, ho ritenuto opportuno nominarla mio vice presidente.

Bollettino R.C. Dalmine Centenario 28 giugno 2019

Bollettino R.C. Dalmine Centenario 28 giugno 2019

Nella cornice dell’Opera Restaurant si è celebrata la cerimonia del passaggio di consegne tra Alessandra Ravasio e Valentino Cettolin, il quale dal primo luglio inizierà ufficialmente l’anno di presidenza 2019-2020.
Cerimonia sobria quanto partecipata, con i ringraziamenti rivolti ad Alessandra per il proficuo e prezioso operato, e i propositi di continuità di Valentino. Auguri estesi anche a Roberto Lodovici, neo assistente del Governatore 2042. Prima di passare il collare, Alessandra Ravasio ha insignito di PH Michele Monaci, segretario del club. Non senza avere ricordato l’amico e socio onorario Federico Friedel Elzi.
Carmine Pagano ha presentato Greta Marmiroli, vincitrice della nona edizione della borsa di studio intitolata al compianto socio Daniele Adorni e giunta alla nona edizione. Presenti per l’Universita’ di Bergamo presenti la prof.ssa Cattaneo, la quale ha lodato la finalità del Premio di laurea orientato a individuare giovani di valore, e il prof Cincinelli, relatrice della tesi sulla tematica dell’antiriciclaggio e del finanziamento al terrorismo.