Bollettino del 28 febbraio 2022

Bollettino del 28 febbraio 2022

IL PREMIO FRIEDEL ELZI NEL MESE ROTARIANO

Diciamolo pure. Gli inizi del mese di febbraio hanno imposto una certa prudenza al cospetto l’indice dei contagi da Covid-19 sul territorio e, pure confermando gli appuntamenti con il consiglio direttivo e il Parliamo tra Noi, abbiamo atteso l’ultimo giovedi del mese, il 24 febbraio, giorno seguente il 117° anniversario di nascita del Rotary, per la cerimonia di assegnazione del Premio di Laurea “Friedel Elzi”. Voluto per esaltare i valori in cui il nostro amico e socio rotariano, prematuramente scomparso, credeva per dare la giusta enfasi alle ricchezze architettoniche, paesaggistici e culturali del territorio bergamasco. Il premio, riservato agli studenti di tutti i corsi di laurea dell’Università degli Studi di Bergamo, ha come tema “Architettura in Bergamasca tra storia, ingegneria e sviluppo economico”. La prima vincitrice è risultata Isabella Bologna, neolaureata al Corso di Laurea Magistrale in ‘Planning and Management of Tourism Systems”, con la tesi dal titolo “VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO LOCALE E LA CONOSCENZA IN UNA PROSPETTIVA S-LOW: IL CASO D’ALTA VALLE IMAGNA IN PROVINCIA DI BERGAMO”. Relatrice la prof.ssa Federica Burini, presente alla serata in cui è avvenuta l’assegnazione del riconoscimento. Con noi le care Federica e Valentina Elzi, figlie del nostro amico Friedel, e Roberto Cugini, presidente del R.C. Bergamo Hospital 1 GXXIII. Ecco un estratto della tesi premiata.

“L’idea principale di scrivere questa tesi – spiega nel documento di sintesi Isabella Bologna – è nata dal particolare periodo storico che stiamo attraversando e dal desiderio di indagare il potenziale ruolo delle tecnologie digitali, in particolare quelle relative alla cartografia e alla mappatura, per le destinazioni turistiche al fine di affrontare e superare la crisi. Partendo dal presupposto che, durante la pandemia di Covid-19, i primi segnali di ripresa nel settore del turismo sono giunti da due particolari tipologie di turismo, ovvero quello domestico e quello rurale, ho deciso di concentrarmi su un territorio rurale e montano di prossimità, ossia la Valle Imagna, la più piccola valle della provincia di Bergamo. Al fine di sviluppare un progetto di rigenerazione territoriale basato sul recupero del paesaggio e dei saperi tradizionali attraverso l’uso di strumenti digitali di mappatura e la tecnica dello storytelling, il quadro teorico all’interno del quale ho lavorato è quello della semiosi del paesaggio, della metodologia SIGAP e dell’approccio turistico s-Low, tutti elaborati e approfonditi dal Laboratorio Cartografico dell’Università di Bergamo. L’obiettivo finale del mio lavoro di ricerca è stato dimostrare che gli strumenti digitali di mappatura possono essere utili ai turisti, agli stakeholder locali così come ai territori, poiché possono aiutarli a diventare più resilienti; la resilienza a cui mi riferisco è una resilienza di tipo proattivo, che implica affrontare la crisi, catalizzare le difficoltà e utilizzarle per migliorarsi. Nel primo capitolo mi sono soffermata sull’impatto della pandemia di Covid-19 sul turismo e sui cambiamenti che ha portato. Nel secondo capitolo mi sono concentrata sul concetto di paesaggio, soffermandomi anche sulla crescente importanza che ha assunto nei contesti istituzionali negli ultimi decenni. In particolare, il paesaggio è stato indagato come risultato del processo di territorializzazione ed è stato affrontato utilizzando la metodologia della semiosi del paesaggio. La loro combinazione permette il recupero del capitale spaziale – il senso sociale dei luoghi – che rappresenta la fase preliminare di ogni intervento territoriale. Il recupero del capitale spaziale è altamente raccomandato nel processo di rigenerazione territoriale e di valorizzazione turistica, poiché sia la popolazione locale che i visitatori possono sviluppare un forte senso di attaccamento al luogo e un sentimento di empatia, chiamato filia, che potrebbe semplificare la protezione e la conservazione del paesaggio. Per trattare questi temi ho fatto riferimento agli studi di geografi italiani come Emanuela Casti, Federica Burini, Angelo Turco ed Eugenio Turri. Inoltre, ho analizzato la metodologia SIGAP e l’approccio turistico s-Low proposto dall’Università di Bergamo. Nel terzo capitolo, il cui argomento principale è la cartografia, con un focus particolare sul ruolo sociale e comunicativo delle mappe. è stata indagata l’applicazione dei GIS (Geographic Information Systems) al turismo, e in modo particolare al turismo rurale.

Nel quarto e ultimo capitolo della tesi, tutti i concetti e le metodologie presentati nei capitoli precedenti sono stati messi in pratica nel contesto di alcuni paesi della Valle Imagna. La volontà di concentrarsi su questo territorio nasce dalla scoperta della ricchezza di risorse della valle – e soprattutto dei suoi gioielli di architettura rurale tradizionale – che, purtroppo, non sono inseriti negli itinerari turistici tradizionali e, di conseguenza, non vengono promossi e valorizzati. Dopo aver fornito un quadro del territorio della Valle Imagna – di fondamentale importanza prima di qualsiasi altra fase di intervento – attraverso un processo partecipativo che ha visto la collaborazione di stakeholder e attori locali, sono stati individuati i principali iconemi – cioè unità di significato – di Corna Imagna, Fuipiano Valle Imagna e Brumano, i tre paesi su cui si è svolto il lavoro di ricerca. La realizzazione della mappa interattiva, che evidenzia la ricchezza di risorse dell’Alta Valle Imagna, e la fitta rete di mobilità dolce che attraversa i territori in questione rappresentano un ottimo punto di partenza per la progettazione di un itinerario che colleghi i principali punti di interesse individuati e che abbia come fine ultimo la promozione del paesaggio territoriale e la valorizzazione delle conoscenze locali che, purtroppo, rischiano di scomparire. Porre gli attori locali al centro di questo progetto è il punto principale, perché sarebbero coinvolti in ogni fase della produzione delle audioguide, dalla progettazione della trama alla registrazione dell’audio. Oltre alla creazione dell’itinerario e delle audioguide, sarebbe possibile implementare per ogni tappa file multimediali come immagini e video, organizzare giochi e quiz che potrebbero migliorare l’esperienza turistica. L’obiettivo finale della mia ricerca è quindi quello di dimostrare che le tecnologie digitali per la mappatura possono aiutare i territori a diventare resilienti e che possono essere utili non solo ai turisti, sempre più alla ricerca di esperienze più attive e inclusive e della loro partecipazione al processo di creazione dell’esperienza turistica, ma anche agli attori locali che potrebbero promuovere e valorizzare il loro territorio, farsi conoscere, creare reti, e soprattutto combattere il pregiudizio purtroppo comune che le zone rurali siano solo aree remote, fragili, povere e interne, e quindi non degne di essere visitate”.

SPILLATURA DEL NUOVO SOCIO MICHELE CAMOLESE

Nel corso della serata dedicata al Premio di Laurea “Friedel Elzi”, il presidente Alessandro Cianciaruso ha spillato il nuovo socio Michele Camolese, avvocato cassazionista, seconda new entry dell’anno rotariano 2021-2022 dopo Laura Peroni.

FESTEGGIAMENTI PER IL PAST PRESIDENT BENIAMINO ALIBERTI

L’anno rotariano 2020-2021, con la presidenza di Beniamino Aliberti, benché condizionato inevitabilmente dalla recrudescenza autunnale della pandemia che ha costretto a fare ricorso alle riunione via zoom, ha visto il nostro Club cogliere tutti gli obiettivi e ottenere i massimi riconoscimenti. In particolare, quelli assegnati dalla Rotary Foundation. E’ così che, con orgoglio e soddisfazione, il presidente Alessandro Cianciaruso e il nostro socio Roberto Lodovici, in veste di A.G., hanno consegnato a Beniamino Aliberti i segni tangibili dell’impegno assunto e profuso nel suo anno.

IL LABORATORIO COVID-19 DI CALCINATE: UNA ECCELLENZA DEL ROTARY

Lunedì 28 febbraio 2022 si è svolta una interessante conviviale via TEAMS, organizzata dal Rotary Club Bergamo, dal titolo “l laboratorio COVID-19 di Calcinate: com’è nata ed è stata realizzata questa straordinaria iniziativa rotariana”, a cui i nostri soci hanno partecipato in collegamento. Relatori sono stati Alberto Cammarota e Francesco Locati, insieme alla nostra Alice Melocchi. Durante l’incontro in modalità virtuale, è stata illustrata quella che è considerata una delle iniziative rotariane più concrete per eccellenza portate avanti durante la pandemia, ovvero la realizzazione del laboratorio COVID-19 di Calcinate. Alberto Cammarota, Alice Melocchi e Franceco Locati e hanno raccontato la genesi del progetto, a partire da come sia nata l’idea, durante una conversazione tra amici a marzo 2020, alla sua relazione vera e propria. Quest’ultima è passata attraverso fasi di implementazioni successive, ognuna delle quali ha preso la forma di una sfida da superare: dalla progettazione degli spazi in cui costruire il vero e proprio laboratorio, seguendo gli standard della produzione industriale, all’identificazione delle apparecchiature open da impiegare nell’analisi dei tamponi, sino alla messa a punto del processo analitico ed alla sua validazione. E’ stato messo in luce lo straordinario lavoro di squadra di tutte le persone coinvolte e soprattutto quello dei giovani volontari, anche di provenienza internazionale – quali ingegneri meccanici, biomedici ed informatici, solo per citarne alcuni – che si sono messi a disposizione e sono stati fondamentali per la buona riuscita del progetto. Infine, il Prof. Remuzzi ha illustrato come il laboratorio stesso, oltre a garantire l’analisi giornaliera di un elevato numero di tamponi, sia stato in grado di adeguarsi all’evoluzione della pandemia. Grazie ad una stretta collaborazione con l’istituto farmacologico Mario Negri, è stato infatti possibile sequenziare il genoma virale, arrivando persino ad identificare la presenza nei tamponi analizzati di una nuova variante non ancora classificata. In sostanza, un progetto nato in ambito emergenziale e portato avanti con grande convinzione e competenza si è dimostrato non solo efficace ma anche altamente versatile ovvero capace, in potenza, di riorganizzarsi in tempi brevi e di rispondere efficacemente ad esigenze nascenti nell’ambito della biologica molecolare.

 

Bollettino del 31 gennaio 2022

Bollettino del 31 gennaio 2022

2022 Ripartiamo dalla professionalità

Con gennaio è iniziato il secondo semestre dell’anno rotariano. La situazione relativa ai contagi da Covid-19 in Lombardia ha suggerito di limitare le riunioni in presenza. Cosicché, il primo consiglio direttivo del 2022 si è svolto via Zoom. Raccogliendo l’invito del Governatore Edoardo Gerbelli, è stata l’occasione per analizzare quanto già fatto, se stiamo raggiungendo gli obiettivi che ci siamo proposti e se quello che stiamo attuando è in sinergia con gli obiettivi del Presidente Internazionale Shekhar Mehta.

Gennaio è il mese dell’Azione Professionale e, sempre come ci ricorda il Governatore Gerbelli, parlare di professionalità a noi rotariani sembra una cosa ovvia se non superflua. Sappiamo benissimo che essa è parte fondamentale della nostra mission. Senza una vera professionalità non si possono fare progetti innovativi che “cambiano vite”.

Certe volte abusiamo di questo termine o ne travisiamo il suo vero significato rotariano. Persone altamente qualificate e capaci nel mondo del lavoro, nell’economia, nella cultura nello sport non possono essere considerate rotariane perché mancano di volontà per porsi al servizio di chi è più svantaggiato e ha bisogno del nostro impegno. Non si è leader se il proprio interesse e impegno si limita a se stessi. Professionalità e impegno sociale sono due termini indissolubili per ogni rotariano. Il concetto di professionalità non è statico, ma si evolve con la società e con la storia. Alcune figure professionali tendono a sparire, ma contestualmente ne nascono altre. Queste sono totalmente diverse sia come modalità di esercizio che di contenuti. Ecco che allora dobbiamo essere attenti a queste trasformazioni e disponibili ad accogliere tra la nostra compagine sociale le nuove professionalità dando loro modo di contribuire alla crescita del Club e a migliorare o “mettere in cantiere” nuovi progetti che possono “cambiare vite”.

Laura Peroni nuova socia del R.C. Dalmine Centenario

 

Il 27 gennaio siamo tornati a riunirci in presenza a La Vacherie di Brusaporto ed è stata una serata speciale, in quanto abbiamo accolto Laura Peroni tra i soci del R.C. Dalmine Centenario. Un nuovo scatto dell’effettivo che permette di irrobustire la compagine. Laura è nata e risiede a Gardone Val Trompia, ha svolto un Executive Master in Aviation Management. Già responsabile assistenti di volo Ryanair per la base della compagnia aerea all’aeroporto di Bergamo – Aeroporto di Orio al Serio, ricopre il ruolo di Base Manager di Seas, società di manutenzione degli aeromobili Ryanair di cui è ceo il nostro presidente Alessandro Cianciaruso. Un caldo benvenuto a Laura, arrivata ad arricchire il panorama delle professionalità del nostro Club. La cerimonia di spillatura è stata condotta dal presidente in collaborazione con Greta Bertuletti.

Bollettino del 30 dicembre 2021

Bollettino del 30 dicembre 2021

Michele Monaci e Greta Bertuletti i prossimi presidenti del Club

Il 2 dicembre l’assemblea elettiva del Rotary Club Dalmine Centenario ha accolto con un applauso collettivo la proposta di affidare a Michele Monaci e, in successione, a Greta Bertuletti la presidenza del nostro club per i prossimi due anni rotariani. Le candidature sono state accolte con entusiasmo e accompagnate dal convinto appoggio di tutti i soci. Sia Michele che Greta hanno dimostrato grandi capacità nella gestione della segreteria del Club e hanno maturato una importante esperienza rotariana. A loro il presidente Alessandro Cianciaruso ha rivolto parole di ringraziamento per avere accettato l’incarico, facendosi portavoce del sentimento comune di stima e appoggio per l’impegno che saranno chiamati a svolgere.

Il Presidente Eletto, Michele Monaci, ha proposto per l’anno rotariano 2022/2023 la seguente squadra per il proprio Consiglio Direttivo: past president Alessandro Cianciaruso, segretario e presidente nominato Greta Bertuletti, tesoriere Carmine Pagano, prefetto Eugenio Sorrentino, delegato Rotary Foundation Roberto Peroni; consiglieri Beniamino Aliberti, Gian Battista Gualdi, Roberto Lodovici, Alice Melocchi, Alessandra Ravasio, Andrea Salvi.

SPESA SOLIDALE A DALMINE

 

La missione prenatalizia è stata compiuta nel rispetto della tradizione e alle Parrocchie di S.Andrea e S.Maria di Sforzatica di Dalmine è confluita la spesa solidale messa a segno dal Rotary Club Dalmine Centenario, nelle persone del segretario Greta Bertuletti e del past President Silvano Onori. Consapevoli che mai abbastanza si fa per chi ha bisogno, abbiamo voluto rinnovare con gioia il piccolo aiuto atto a rendere più partecipato il Santo Natale e le festività a seguire. Il contributo, come sempre, arriva prima e innanzitutto dal cuore. Se abbiamo contribuito ad accendere un sorriso, ne siamo felici e anche per noi il Natale sarà stato più pregno del suo vero significato.

LA CONVIVIALE NATALIZIA

 

La tradizionale conviviale natalizia, con soci e familiari, si è tenuta il 16 dicembre in interclub con Inner Wheel Treviglio a La Vacherie di Brusaporto. La serata si è aperta con la Santa Messa celebrata da mons. Giulio Dellavite. Ancora una volta, in occasione dell’appuntamento prenatalizio, il R.C. Dalmine Centenario ha acquisito i prodotti confezionati dall’Associazione Spazio Autismo, consentendo di contribuire alle attività a favore dei ragazzi autistici e arricchire la dotazione di premi in palio per la lotteria finale. Nel corso della serata spazio anche all’esibizione al clarinetto di Carolina Salvi, figlia del socio Andrea e di Maura, la quale ha impreziosito l’atmosfera con note natalizie.

Dicembre mese della prevenzione e cura delle malattie – Il messaggio del Governatore 2042 Edoardo Gerbelli

Stiamo vivendo un periodo, a causa della pandemia, dove la coscienza di ognuno di noi prende ancora di più consapevolezza della necessità della prevenzione e della cura delle malattie. Ogni giorno siamo travolti dalle notizie sulla diffusione del virus e sembrano dei bollettini di guerra. Non dobbiamo scoraggiarci perché abbiamo la possibilità di combattere questa pandemia vaccinandoci, proprio come stiamo facendo con i nostri service nel mondo e con la campagna per la eradicazione della polio. Per noi la salute è tutto. Nel mondo 400 milioni di persone non possono permettersi o non hanno accesso alle cure mediche di base. Noi riteniamo che avere una buona assistenza sanitaria sia un diritto di tutti.

Il Rotary si sforza di migliorare e ampliare l’accesso alle cure a basso costo e gratuite nelle aree sottosviluppate. I nostri soci provvedono a educare e mobilitare le comunità per aiutare a prevenire la diffusione delle malattie più importanti. I nostri soci combattono varie malattie, tra cui malaria, HIV/AIDS, Alzheimer, sclerosi multipla, diabete e polio. La prevenzione è altrettanto importante, e per questo siamo impegnati nell’educazione sanitaria e nel fornire test per l’udito, la vista e cure dentistiche. La Fondazione Rotary sta cambiando il mondo con sovvenzioni per progetti e attività in tutto il mondo e nella tua comunità: $ 65 milioni in sovvenzioni elargite dal Rotary per combattere le malattie e 99% riduzione dei casi di polio sin dall’avvio del nostro programma nel 1985. Tutto questo grazie alla generosità e all’impegno di ogni rotariano che oltre a donare sempre di più si sente coinvolto nell’assistenza diretta alle persone bisognose di cure. Le nostre donazioni alla Rotary Foundation rendono il Rotary una associazione leader alla quale le organizzazioni mondiali che coordinano il settore della salute si rivolgono per promuovere campagne di prevenzione e di cura.

 

Bollettino del 31 ottobre 2021

Bollettino del 31 ottobre 2021

LE PAROLE DI PAUL HARRIS”, IL NUOVO LIBRO ROTARIANO DI ANGELO DI SUMMA PRESENTATO PER LA PRIMA VOLTA IN INTERCLUB NEL DISTRETTO 2042

Le parole di Paul Harris”, ultimo titolo della trilogia sul fondatore del Rotary, a firma di Angelo Di Summa e pubblicata nella collana Super di Pernice, è stato al centro della serata di formazione rotariana organizzata, nella cornice de “La Vacherie” di Brusaporto, dal Rotary Club Dalmine Centenario e condivisa con i Rotary Club Isola Bergamasca e Treviglio, tutti del Distretto 2042, con l’intervento dell’autore, rotariano, giornalista e scrittore. Presenti anche l’editore, Andrea Pernice, PDG del Distretto 2041, il socio onorario PDG Marco Milanesi e Roberto Lodovici, Assistente del Governatore per il Gruppo Orobico 2.

Di fronte a un uditorio qualificato e attento, l’autore, presentato dal Presidente del Club ospitante, Alessandro Cianciaruso e salutato da Claudia Martina, Presidente del RC Ponte San Pietro, e da Giuseppe Leoni, Presidente del RC Treviglio, ha illustrato il senso della sua ricerca, ormai pluriennale, tesa da un lato a cercare di dare sistematicità alle “parole” di Paul Harris, strappandole alla occasionalità, dall’altro a contestualizzare sul piano storico e filosofico la genesi dell’idea rotariana da parte del fondatore Paul Harris, intellettuale illuminato, portatore di idee radicalmente innovative e frutto di un mondo culturale complesso che spazia dall’etica del calvinismo all’Illuminismo, dal trascendentalismo di Emerson e Thoreau al pragmatismo di Peirce, dalla pedagogia democratica di Dewey all’utilitarismo di Bentham, dall’evoluzionismo al pacifismo. “L’album di famiglia dei rotariani -ha sostenuto l’oratore- è ben più ampio di quanto essi normalmente abbiano contezza”. Partendo da queste premesse e attualizzando il discorso, Di Summa ha invitato i rotariani ad approfondire l’essenza del rotarismo prima ancora di pensare alla sua pratica, peraltro necessariamente conseguente. “Se è giusto concentrarsi su quanto di benefico il Rotary fa nel mondo attraverso i Club e la Fondazione, non bisogna dimenticare che il movimento concepito da Paul Harris, prima che essere ‘azione’, è ‘modo di essere’ e ‘formazione’, sposando fino in fondo la storia, come campo progressivo di esperienza, con tutti i rischi che ciò comporta, come una navigazione in mare aperto”. La rotta indicata da Paul Harris resta quella di una continua proiezione verso il futuro, evitando il rischio mortale dell’autocompiacimento e della chiusura autoreferenziale”. “Mai dimenticare che Paul Harris ha guardato ai rotariani come uomini disposti a mettersi continuamente e cartesianamente in discussione per testimoniare la fede in un futuro di speranza e felicità, con l’obiettivo finale della fratellanza universale.

Il R.C. Dalmine Centenario in visita al R.C. Villeneuve Loubet

La prima tappa fuoriporta dell’anno rotariano 2021-2022 ha visto una delegazione del R.C. Dalmine Centenario, guidata dal presidente Alessandro Cianciaruso, fare visita tra il 15 e il 17 ottobre al Club gemellato Villeneuve Loubet Marine Baie des Agnes, presieduto da Jean Jacques Frantz. Una tre giorni nell’incantevole località della Costa Azzurra, servita a rinsaldare la storica amicizia tra i due sodalizi e a promuovere un momento di confronto dopo il periodo di lontananza fisica dovuta alle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19. Tante le riflessioni a margine di una ripartenza che riguarda tutti i territori presidiati dal Rotary e la condivisione di un rinnovato impegno verso i progetti comuni, a cui associarne possibili nuovi. Nell’occasione, si è parlato anche de “La Ruota d’Oro”, ovvero il Rotary spiegato ai bambini, iniziativa che ha suscitato grande interesse tra gli amici francesi.

ISTITUZIONE COMMISSIONE PROGETTUALE DEDICATA AL PROGETTO “LA RUOTA D’ORO”

Il R.C. Dalmine Centenario ha invitato i Club a nominare un proprio rappresentante per costituire una Commissione che possa gestire il progetto da noi patrocinato e condiviso dal gruppo orobico 2 “ LA RUOTA D’ORO – IL ROTARY RACCONTATO AI BAMBINI E SEGNI DI PACE”. Dopo la prima dello spettacolo teatrale, trasmessa in diretta straming il 4 marzo 2021 e disponibile online, è nostra intenzione promuovere lo spettacolo e riuscire a produrlo dal vivo,sia nell’area di competenza del Distretto 2042 che a livello rotariano nazionale. Il socio Oreste Castagna, promotore del progetto, regista e attore, ha suggerito al consiglio direttivo del Rotary Club Dalmine Centenario di pianificare la promozione dello spettacolo, impegnandosi a portarla avanti attraverso il suo studio, come parte integrante del service. Il consiglio direttivo del nostro club, riunitosi lo scorso 7 ottobre, ha accolto la proposta del socio e suggerito che venga creata una commissione ad hoc , composta da un rappresentante di ogni club partecipante, che monitori i progressi della promozione e del service.

IL NOSTRO PRESIDENTE, ALESSANDRO CIANCIARUSO, ALL’UDIENZA PAPALE

Il nostro presidente, Alessandro Cianciaruso, è stato presente nel mese di ottobre all’udienza papale a Roma e, nella sua veste di rotariano, ha fatto benedire da Papa Francesco il gagliardetto del Rotary Club Dalmine Centenario. Breve, com’è ovvio, ma intenso nello sguardo e nelle parole l’incontro con il Pontefice, che è passato a salutare rivolgendosi a ciascuno dei presenti. “Una carica umana e spirituale straordinaria” – ha sottolineato Alessandro Cianciaruso, che ha partecipato all’udienza papale insieme a Andrea Pernice, PDG Distretto 2041.

END POLIO NOW: “Strategia di eradicazione della polio 2022–2026: mantenere una promessa

La pandemia di Covid-19 ha sicuramente creato problemi all’azione internazionale finalizzata a debellare la poliomielite, certamente non ridotto gli sforzi del programma End Polio Now del Rotary nel mondo. Oggi più che mai, il Rotary rinnova lo sforzo per eradicare la seconda malattia umana della storia. Il vaccino antipolio continuerà a viaggiare per garantire la più capillare campagna di immunizzazione. Un anniversario importante quello del 24 ottobre 2021, in cui si celebra la World Polio Day e in cui ricorre il trentatreesimo anniversario della Global Polio Eradication Initiative (GPEI), ideata nel 1988 dai 5 partner: Organizzazione Mondiale della Sanità, Unicef, Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie Statunitensi (CDC), Rotary International e Fondazione Bill e Melinda Gates al fine di eradicare la poliomielite a livello mondiale, liberando la popolazione da questa antica piaga dell’umanità. Non esistendo farmaci in grado di curare questa malattia, l’unica possibilità di difesa è rappresentata dalla prevenzione vaccinale. Grazie alle campagne di vaccinazione di massa i casi di poliomielite dal 1988 ad oggi sono diminuiti del 99,9% e la stessa Italia è stata ufficialmente certificata “polio-free” il 21 giugno 2002 (anche se l’ultimo caso che si è manifestato nel nostro Paese risale al 1982).

Come noto, per anni nel mondo sono state implementate numerose importanti iniziative volte ad aumentare la consapevolezza sull’importanza di spegnere eventuali focolai esistenti sensibilizzando le istituzioni e la popolazione su una malattia troppo spesso dimenticata. Tuttavia, nonostante di recente anche la Regione Africana sia stata certificata libera dal poliovirus selvaggio, la poliomielite purtroppo è ancora una triste realtà che continua a mietere numerose vittime sia in termini di invalidità che in termini di mortalità, tra le quali, con una maggiore incidenza, i bambini sotto i cinque anni. Infatti, nonostante gli enormi progressi della medicina in ambito vaccinale, di cui oggi più che mai siamo testimoni grazie alla vaccinazione anti-SARS-Cov-2, che ha permesso il contenimento della Pandemia e un principio di ritorno alla tanto attesa normalità di cui il mondo intero è stato privato per due lunghi anni, la ricomparsa della poliomielite nei Paesi polio-free continua a rimanere un evento possibile, fintanto che ci saranno zone del mondo in cui la malattia è presente e diffusa.

Sebbene oggi tale patologia sia endemica nei soli Paesi del mondo: (Pakistan, Afghanistan, NigeriaPapua Nuova GuineaSomalia), la persistenza di focolai epidemici, anche se localizzati in aree geograficamente circoscritte, costituisce un rischio latente per la globalità della popolazione; rischio peraltro notevolmente amplificato dal movimento della popolazione da quelle aree per ragioni familiari, economiche, culturali, ma soprattutto sociali nel contesto dei flussi di popolazioni sfollate e del rientro dei rifugiati. Inoltre, il blocco imposto dalla pandemia Covid-19 nell’era pre-vaccinale e le persistenti barriere etniche e religiose, che hanno impedito di raggiungere ogni bambino con i vaccini antipolio, hanno contribuito ad un aumento esponenziale dei casi di malattia. Solo nel 2020, infatti, sono stati registrati 1226 casi di tutte le forme di poliomielite rispetto ai soli 138 del 2018.

Questi numeri appaiono ancor più preoccupanti se si considera che, come suggeriscono i recenti dati UNICEF e le numerose pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali gli ultimi 18 mesi hanno visto un significativo e vertiginoso calo delle coperture relativamente alle vaccinazioni infantili: circa 23 milioni di bambini hanno perso le vaccinazioni di routine nel 2020, con un aumento di 3,7 milioni rispetto al 2019. Una delle ragioni principali di questo importante decremento delle coperture vaccinali è stata la diversione delle risorse allocate e stanziate dalla impellente necessità di combattere la Pandemia COVID-19, protagonista indiscussa del panorama sanitario, politico, economico e sociale dell’ultimo biennio. India e Pakistan, in particolare, sono i due Paesi con il maggiore aumento delle vaccinazioni infantili dimenticate, per un totale di 4 milioni di dosi non somministrate.

Per quattro mesi del 2020 anche la GPEI si è trovata costretta a sospendere le campagne porta a porta contro la polio per proteggere le comunità dalla diffusione del COVID-19, allocando le sue risorse economiche ed umane per sostenere la risposta alla pandemia in quasi 50 Paesi. Ad aggravare la situazione il fatto che la maggior parte dei bambini privati del vaccino (molti dei quali provengono da comunità con accesso limitato ai servizi di prevenzione, spesso isolate dai centri sociali e soggette a conflitti politici e sociali sempre in aumento e ricorrenti) non ha ricevuto neanche una singola dose di vaccinazione.

A tal proposito, la scarsa consapevolezza e il dilagante fenomeno della Vaccine Hesitancy hanno ostacolato il progresso dell’eradicazione della polio soprattutto nei due Paesi con il maggior numero di casi di poliovirus selvaggi segnalati: Pakistan e Afghanistan. Entrambi i Paesi, infatti, hanno registrato un picco di casi durante il 2020 dopo che la vaccinazione anti-poliomielite è stata sospesa per dare spazio alla campagna di vaccinazione anti-COVID-19 e proteggere le comunità dalle gravi incombenze della Pandemia.

Casi di poliovirus selvaggi segnalati in Pakistan e Afghanistan nei primi 10 mesi di ogni anno dal 2011 al 2021

Alla ripresa delle vaccinazioni antipolio nell’agosto 2020, entrambi i Paesi hanno registrato nel 2021 il numero più basso di casi di polio segnalati in più di un decennio. Per questo, le Nazioni Unite si stanno preparando a vaccinare tutti i bambini sotto i 5 anni in Afghanistan, compresi gli oltre 3,3 milioni che non potevano essere raggiunti dal 2018, a dar prova, ancora una volta, di quanto la vaccinazione rappresenti l’unico strumento reale e tangibile quale arma salvavita contro le malattie infettive.

Al fine di proseguire lungo la strada di questi incoraggianti successi, il Pakistan e l’Afghanistan hanno chiesto una rinnovata solidarietà globale e l’approvvigionamento di risorse continue necessarie per eradicare questa malattia prevenibile esclusivamente con la prevenzione vaccinale. Essi, dunque, si sono impegnati a rafforzare la loro partnership con GPEI per migliorare le campagne di vaccinazione e l’impegno con le comunità ad alto rischio di polio.

A tal fine, nel giugno 2021, il GPEI ha lanciato il piano “Strategia di eradicazione della polio 2022–2026: mantenere una promessa” che sostituisce la precedente programmazione 2019-2023.

Il Piano strategico 2022-2026, soprattutto nel delicato contesto attuale, in cui la pandemia di COVID-19 sta continuando a devastare il mondo dopo i 211,7 milioni di casi e 4,43 milioni di morti (al 23 agosto 2021), poiché le campagne di vaccinazione di massa hanno ridotto la drastica situazione in termini di mortalità e morbilità (al 23 agosto 2021, il 24,6% della popolazione mondiale era completamente vaccinato, il 32,7% aveva ricevuto almeno una singola dose e 33,56 milioni di dosi venivano somministrate su base giornaliera), sottolinea l’urgenza di rimettere nuovamente al primo posto gli sforzi per l’eradicazione della polio proponendo una serie completa di programmi strategici implementati a tal fine.

 

Bollettino R.C. Dalmine Centenario 4 luglio 2019

Bollettino R.C. Dalmine Centenario 4 luglio 2019

Il messaggio del neo presidente Valentino Cettolin

Sono stato onorato di ricevere l’investitura a presidente per l’anno rotariano 2019-2020, attorniato dal vostro calore piacevole, che non fa sudare ma riempie il cuore. Prima di assumere il mandato dalle mani di Alessandra Ravasio ho partecipato a diverse cerimonie di investitura di amici presidenti di altri club bergamaschi e, nella serata del passaggio di consegne, ho avuto l’onore di averne una pregevole presenza. In tutte le cerimonie di investitura, chi con linguaggio più forbito e loquace, chi con discorsi più concisi ma efficaci, tutti indistintamente hanno rimarcato in maniera chiara e fatto proprio il motto o per meglio dire il tema dettato dal Presidente Internazionale Malone per l’anno rotariano 2019-2020 che è: il Rotary connette il mondo. E come può il Rotary connettere sempre più e meglio il mondo se non attraverso le sue azioni, i suoi service, la ricerca di nuovi soci i quali, condividendo lo spirito della fellowship rotariana, amplifichino sempre di più questo messaggio che il fondatore Paul Harris ha lanciato nel 1905 «Il Rotary è in grado di coinvolgere il mondo con i suoi ideali di amicizia, di comprensione e di servizio». Il Rotary è uno stile di vita. Uno stile di vita buono, naturale, completo e pieno di amicizia: pensandoci bene, il mondo è pieno di potenziali rotariani, sta a noi riconoscerli.

Io sono stato investito della responsabilità di guidare il club per questo anno 2019-2020 e, devo dire, che non mi sento un fardello addosso come spesso scherzosamente ti dicono nei vari incontri distrettuali nel periodo dell’incoming, il periodo di avvicinamento e questo per due motivi, anzi tre; il primo è che faccio parte di un club nel quale la fellowship è addirittura insita nel dna di ognuna di queste persone e ciò mi rende facile approcciare questo compito con la consapevolezza che posso contare sul supporto e la disponibilità di ognuno di loro; il secondo motivo è dato dal fatto che sono circondato fuori dal club da amici presidenti di altri club con i quali si è instaurato un rapporto di reciproca stima e condivisione di obiettivi che raramente nella mia esperienza professionale ho incontrato in maniera così spontanea e vera; il terzo motivo per cui mi sento a mio agio è perché ho deciso di affrontare questo impegno con la teoria del calabrone….. si dice, secondo studi scientifici condotti molti anni fa che il rapporto tra la sua conformazione e peso e la sua ridotta superficie alare il calabrone non potrebbe volare… ma lui non lo sa e continua serenamente a volare. Rinnovo, a nome del club, il più sincero e profondo ringraziamento alla nostra past-president Alessandra Ravasio per tutto ciò che in questo anno appena concluso è stata capace di mettere in campo con dedizione e impegno ottenendo, ne sono assolutamente certo, il plauso di tutti i nostri soci presenti e non. E siccome ha l’onore di essere stata la prima presidente donna del Dalmine Centenario, e succedere in toto ad una donna capace non è mai cosa semplice, ho ritenuto opportuno nominarla mio vice presidente.