Mar 31, 2022 | periodico
ECONOMIA E MODELLI ORGANIZZATIVI AZIENDALI

La riunione interclub del 16 marzo, tra Treviglio, Romano di Lombardia e Dalmine Centenario, ha ospitato i rappresentanti di Confcommercio, Confartigianato e Assolombarda-Confindustria sul tema dello stato dell’economia tra costi energia, materie prime e smart working.

Mercoledì 16 marzo il nostro Club si è ritrovato con i Rotary Club Treviglio e Romano di Lombardia al Palace Hotel di Zingonia per una interessante serata sul tema “Stato dell’economia attuale e nuovi modelli organizzativi aziendali”. Argomento sviluppato attraverso un doppio giro di interventi a cura di Marco Barbieri di Confcommercio, Enrico Brambilla di Confartigianato e Alvise Biffi di Assolombarda-Confindustria, moderati da Lorenzo Rinaldi, direttore de “Il Cittadino” di Lodi. Una discussione articolata, che ha avuto come sfondo la preoccupazione per la gestione delle risorse energetiche e il rincaro delle bollette. Senza trascurare, naturalmente, la necessità comune a tutti i settori delle attività di servizio e produttive di accedere a forme di agevolazioni che riguardano non secondariamente la tassazione di dipendenti e addetti. Denominatore comune, gli effetti negativi prodotti dalla pandemia, che hanno segnato profondamente e con modalità diverse i singoli comparti. Ne è emerso il quadro di una economia tenace. Il rappresentante di Confcommercio ha toccato il tema del commercio online, una fetta di mercato che le attività mirano a conquistare per ripagare gli effetti della crisi postpandemica. Da Confartigianato la preoccupazione per la fluttuazione dei costi e la difficoltà a garantire l’approvvigionamento delle materie prime, che coinvolge la filiera meccanica e i terzisti. Infine, lo smart working, con i suoi aspetti positivi ma che ha mette a rischio le relazioni umane e professionali.
COVID DURANTE E DOPO
Il Rotary Club Dalmine Centenario ha ospitato giovedì 31 marzo la dott.ssa Maria Rita Gismondo, direttore responsabile di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano.

La dottoressa Gismondo è una personalità scientifica forte e averla ospitata nel contesto ristretto del nostro club ha permesso di ottenere un punto di vista autorevole per quanto concerne la pandemia che ci ha colpito due anni fa e che continua a lasciare il segno nel numero dei contagi. Il suo intervento, iniziato con la spiegazione di quanto accaduto e l’analisi sulla gestione della fase acuta dell’emergenza sanitaria, ha toccato gli aspetti legati al futuro a breve termine. Gismondo ha sottolineato come, purtroppo, nel mondo, si vada in ordine sparso nel modo di gestire e fare fronte a una pandemia che in realtà ci accomuna. E, dunque, punta il dito sulla strategia sbagliata. In ogni caso, quanto deciso nel nostro Paese la trova d’accordo: la quarantena di 7 giorni per i positivi a Covid-19 rappresenta un buon intervallo di tempo precauzionale. Quanto alla quarta dose, il cosiddetto secondo booster, non ha dubbi asserendo che “non c’è nessuna base solida, né scientifica né epidemiologica nel contesto che stiamo vivendo, che possa giustificare in questo momento una quarta dose di vaccino” anti-Covid estesa a categorie diverse da quelle per cui è già prevista e per le quali – tecnicamente – non è da considerarsi un secondo booster, ma un richiamo dopo un ciclo primario di vaccinazione composto per gli immunodepressi da 3 dosi”. Aggiungendo che “una nuova dose sarebbe ottimale con un vaccino aggiornato, sicuramente in vista dell’autunno, ma non prima”. Anche sul Green pass, come aveva dichiarato il mese prima di intervenire alla nostra serata, Gismondo, si era detta contraria a mantenerlo in essere in vista della fine dell’emergenza. Quanto alla mascherina, avrebbe senso mantenerla sempre e non prevederne l’uso solo in alcuni luoghi, perché con un virus così altamente contagioso il rischio di infettarsi esiste sempre allorquando la togliamo. Anche quando ci si trova all’aperto, avendo le altre molto vicine a sé”. La strada imboccata, insomma, è quella della convivenza con il Covid, sperando nello sviluppo di nuovi vaccini specifici che riescano a fare fronte alle varianti.
A DALMINE UNA STRADA PER ILARIO TESTA

Il Comune di Dalmine ha intitolato a Ilario Testa, già amministratore delegato della Dalmine e per 15 anni presidente di SACBO, nonché socio onorario del R.C. Dalmine Centenario, una strada nel nuovo complesso residenziale Sun City.
LA PACE, IL ROTARY: APPUNTAMENTO IL 9 APRILE A SOTTO IL MONTE


Feb 28, 2022 | periodico
IL PREMIO FRIEDEL ELZI NEL MESE ROTARIANO

Diciamolo pure. Gli inizi del mese di febbraio hanno imposto una certa prudenza al cospetto l’indice dei contagi da Covid-19 sul territorio e, pure confermando gli appuntamenti con il consiglio direttivo e il Parliamo tra Noi, abbiamo atteso l’ultimo giovedi del mese, il 24 febbraio, giorno seguente il 117° anniversario di nascita del Rotary, per la cerimonia di assegnazione del Premio di Laurea “Friedel Elzi”. Voluto per esaltare i valori in cui il nostro amico e socio rotariano, prematuramente scomparso, credeva per dare la giusta enfasi alle ricchezze architettoniche, paesaggistici e culturali del territorio bergamasco. Il premio, riservato agli studenti di tutti i corsi di laurea dell’Università degli Studi di Bergamo, ha come tema “Architettura in Bergamasca tra storia, ingegneria e sviluppo economico”. La prima vincitrice è risultata Isabella Bologna, neolaureata al Corso di Laurea Magistrale in ‘Planning and Management of Tourism Systems”, con la tesi dal titolo “VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO LOCALE E LA CONOSCENZA IN UNA PROSPETTIVA S-LOW: IL CASO D’ALTA VALLE IMAGNA IN PROVINCIA DI BERGAMO”. Relatrice la prof.ssa Federica Burini, presente alla serata in cui è avvenuta l’assegnazione del riconoscimento. Con noi le care Federica e Valentina Elzi, figlie del nostro amico Friedel, e Roberto Cugini, presidente del R.C. Bergamo Hospital 1 GXXIII. Ecco un estratto della tesi premiata.
“L’idea principale di scrivere questa tesi – spiega nel documento di sintesi Isabella Bologna – è nata dal particolare periodo storico che stiamo attraversando e dal desiderio di indagare il potenziale ruolo delle tecnologie digitali, in particolare quelle relative alla cartografia e alla mappatura, per le destinazioni turistiche al fine di affrontare e superare la crisi. Partendo dal presupposto che, durante la pandemia di Covid-19, i primi segnali di ripresa nel settore del turismo sono giunti da due particolari tipologie di turismo, ovvero quello domestico e quello rurale, ho deciso di concentrarmi su un territorio rurale e montano di prossimità, ossia la Valle Imagna, la più piccola valle della provincia di Bergamo. Al fine di sviluppare un progetto di rigenerazione territoriale basato sul recupero del paesaggio e dei saperi tradizionali attraverso l’uso di strumenti digitali di mappatura e la tecnica dello storytelling, il quadro teorico all’interno del quale ho lavorato è quello della semiosi del paesaggio, della metodologia SIGAP e dell’approccio turistico s-Low, tutti elaborati e approfonditi dal Laboratorio Cartografico dell’Università di Bergamo. L’obiettivo finale del mio lavoro di ricerca è stato dimostrare che gli strumenti digitali di mappatura possono essere utili ai turisti, agli stakeholder locali così come ai territori, poiché possono aiutarli a diventare più resilienti; la resilienza a cui mi riferisco è una resilienza di tipo proattivo, che implica affrontare la crisi, catalizzare le difficoltà e utilizzarle per migliorarsi. Nel primo capitolo mi sono soffermata sull’impatto della pandemia di Covid-19 sul turismo e sui cambiamenti che ha portato. Nel secondo capitolo mi sono concentrata sul concetto di paesaggio, soffermandomi anche sulla crescente importanza che ha assunto nei contesti istituzionali negli ultimi decenni. In particolare, il paesaggio è stato indagato come risultato del processo di territorializzazione ed è stato affrontato utilizzando la metodologia della semiosi del paesaggio. La loro combinazione permette il recupero del capitale spaziale – il senso sociale dei luoghi – che rappresenta la fase preliminare di ogni intervento territoriale. Il recupero del capitale spaziale è altamente raccomandato nel processo di rigenerazione territoriale e di valorizzazione turistica, poiché sia la popolazione locale che i visitatori possono sviluppare un forte senso di attaccamento al luogo e un sentimento di empatia, chiamato filia, che potrebbe semplificare la protezione e la conservazione del paesaggio. Per trattare questi temi ho fatto riferimento agli studi di geografi italiani come Emanuela Casti, Federica Burini, Angelo Turco ed Eugenio Turri. Inoltre, ho analizzato la metodologia SIGAP e l’approccio turistico s-Low proposto dall’Università di Bergamo. Nel terzo capitolo, il cui argomento principale è la cartografia, con un focus particolare sul ruolo sociale e comunicativo delle mappe. è stata indagata l’applicazione dei GIS (Geographic Information Systems) al turismo, e in modo particolare al turismo rurale.
Nel quarto e ultimo capitolo della tesi, tutti i concetti e le metodologie presentati nei capitoli precedenti sono stati messi in pratica nel contesto di alcuni paesi della Valle Imagna. La volontà di concentrarsi su questo territorio nasce dalla scoperta della ricchezza di risorse della valle – e soprattutto dei suoi gioielli di architettura rurale tradizionale – che, purtroppo, non sono inseriti negli itinerari turistici tradizionali e, di conseguenza, non vengono promossi e valorizzati. Dopo aver fornito un quadro del territorio della Valle Imagna – di fondamentale importanza prima di qualsiasi altra fase di intervento – attraverso un processo partecipativo che ha visto la collaborazione di stakeholder e attori locali, sono stati individuati i principali iconemi – cioè unità di significato – di Corna Imagna, Fuipiano Valle Imagna e Brumano, i tre paesi su cui si è svolto il lavoro di ricerca. La realizzazione della mappa interattiva, che evidenzia la ricchezza di risorse dell’Alta Valle Imagna, e la fitta rete di mobilità dolce che attraversa i territori in questione rappresentano un ottimo punto di partenza per la progettazione di un itinerario che colleghi i principali punti di interesse individuati e che abbia come fine ultimo la promozione del paesaggio territoriale e la valorizzazione delle conoscenze locali che, purtroppo, rischiano di scomparire. Porre gli attori locali al centro di questo progetto è il punto principale, perché sarebbero coinvolti in ogni fase della produzione delle audioguide, dalla progettazione della trama alla registrazione dell’audio. Oltre alla creazione dell’itinerario e delle audioguide, sarebbe possibile implementare per ogni tappa file multimediali come immagini e video, organizzare giochi e quiz che potrebbero migliorare l’esperienza turistica. L’obiettivo finale della mia ricerca è quindi quello di dimostrare che le tecnologie digitali per la mappatura possono aiutare i territori a diventare resilienti e che possono essere utili non solo ai turisti, sempre più alla ricerca di esperienze più attive e inclusive e della loro partecipazione al processo di creazione dell’esperienza turistica, ma anche agli attori locali che potrebbero promuovere e valorizzare il loro territorio, farsi conoscere, creare reti, e soprattutto combattere il pregiudizio purtroppo comune che le zone rurali siano solo aree remote, fragili, povere e interne, e quindi non degne di essere visitate”.
SPILLATURA DEL NUOVO SOCIO MICHELE CAMOLESE

Nel corso della serata dedicata al Premio di Laurea “Friedel Elzi”, il presidente Alessandro Cianciaruso ha spillato il nuovo socio Michele Camolese, avvocato cassazionista, seconda new entry dell’anno rotariano 2021-2022 dopo Laura Peroni.
FESTEGGIAMENTI PER IL PAST PRESIDENT BENIAMINO ALIBERTI

L’anno rotariano 2020-2021, con la presidenza di Beniamino Aliberti, benché condizionato inevitabilmente dalla recrudescenza autunnale della pandemia che ha costretto a fare ricorso alle riunione via zoom, ha visto il nostro Club cogliere tutti gli obiettivi e ottenere i massimi riconoscimenti. In particolare, quelli assegnati dalla Rotary Foundation. E’ così che, con orgoglio e soddisfazione, il presidente Alessandro Cianciaruso e il nostro socio Roberto Lodovici, in veste di A.G., hanno consegnato a Beniamino Aliberti i segni tangibili dell’impegno assunto e profuso nel suo anno.
IL LABORATORIO COVID-19 DI CALCINATE: UNA ECCELLENZA DEL ROTARY

Lunedì 28 febbraio 2022 si è svolta una interessante conviviale via TEAMS, organizzata dal Rotary Club Bergamo, dal titolo “l laboratorio COVID-19 di Calcinate: com’è nata ed è stata realizzata questa straordinaria iniziativa rotariana”, a cui i nostri soci hanno partecipato in collegamento. Relatori sono stati Alberto Cammarota e Francesco Locati, insieme alla nostra Alice Melocchi. Durante l’incontro in modalità virtuale, è stata illustrata quella che è considerata una delle iniziative rotariane più concrete per eccellenza portate avanti durante la pandemia, ovvero la realizzazione del laboratorio COVID-19 di Calcinate. Alberto Cammarota, Alice Melocchi e Franceco Locati e hanno raccontato la genesi del progetto, a partire da come sia nata l’idea, durante una conversazione tra amici a marzo 2020, alla sua relazione vera e propria. Quest’ultima è passata attraverso fasi di implementazioni successive, ognuna delle quali ha preso la forma di una sfida da superare: dalla progettazione degli spazi in cui costruire il vero e proprio laboratorio, seguendo gli standard della produzione industriale, all’identificazione delle apparecchiature open da impiegare nell’analisi dei tamponi, sino alla messa a punto del processo analitico ed alla sua validazione. E’ stato messo in luce lo straordinario lavoro di squadra di tutte le persone coinvolte e soprattutto quello dei giovani volontari, anche di provenienza internazionale – quali ingegneri meccanici, biomedici ed informatici, solo per citarne alcuni – che si sono messi a disposizione e sono stati fondamentali per la buona riuscita del progetto. Infine, il Prof. Remuzzi ha illustrato come il laboratorio stesso, oltre a garantire l’analisi giornaliera di un elevato numero di tamponi, sia stato in grado di adeguarsi all’evoluzione della pandemia. Grazie ad una stretta collaborazione con l’istituto farmacologico Mario Negri, è stato infatti possibile sequenziare il genoma virale, arrivando persino ad identificare la presenza nei tamponi analizzati di una nuova variante non ancora classificata. In sostanza, un progetto nato in ambito emergenziale e portato avanti con grande convinzione e competenza si è dimostrato non solo efficace ma anche altamente versatile ovvero capace, in potenza, di riorganizzarsi in tempi brevi e di rispondere efficacemente ad esigenze nascenti nell’ambito della biologica molecolare.
Gen 31, 2022 | periodico
2022 Ripartiamo dalla professionalità
Con gennaio è iniziato il secondo semestre dell’anno rotariano. La situazione relativa ai contagi da Covid-19 in Lombardia ha suggerito di limitare le riunioni in presenza. Cosicché, il primo consiglio direttivo del 2022 si è svolto via Zoom. Raccogliendo l’invito del Governatore Edoardo Gerbelli, è stata l’occasione per analizzare quanto già fatto, se stiamo raggiungendo gli obiettivi che ci siamo proposti e se quello che stiamo attuando è in sinergia con gli obiettivi del Presidente Internazionale Shekhar Mehta.
Gennaio è il mese dell’Azione Professionale e, sempre come ci ricorda il Governatore Gerbelli, parlare di professionalità a noi rotariani sembra una cosa ovvia se non superflua. Sappiamo benissimo che essa è parte fondamentale della nostra mission. Senza una vera professionalità non si possono fare progetti innovativi che “cambiano vite”.
Certe volte abusiamo di questo termine o ne travisiamo il suo vero significato rotariano. Persone altamente qualificate e capaci nel mondo del lavoro, nell’economia, nella cultura nello sport non possono essere considerate rotariane perché mancano di volontà per porsi al servizio di chi è più svantaggiato e ha bisogno del nostro impegno. Non si è leader se il proprio interesse e impegno si limita a se stessi. Professionalità e impegno sociale sono due termini indissolubili per ogni rotariano. Il concetto di professionalità non è statico, ma si evolve con la società e con la storia. Alcune figure professionali tendono a sparire, ma contestualmente ne nascono altre. Queste sono totalmente diverse sia come modalità di esercizio che di contenuti. Ecco che allora dobbiamo essere attenti a queste trasformazioni e disponibili ad accogliere tra la nostra compagine sociale le nuove professionalità dando loro modo di contribuire alla crescita del Club e a migliorare o “mettere in cantiere” nuovi progetti che possono “cambiare vite”.
Laura Peroni nuova socia del R.C. Dalmine Centenario

Il 27 gennaio siamo tornati a riunirci in presenza a La Vacherie di Brusaporto ed è stata una serata speciale, in quanto abbiamo accolto Laura Peroni tra i soci del R.C. Dalmine Centenario. Un nuovo scatto dell’effettivo che permette di irrobustire la compagine. Laura è nata e risiede a Gardone Val Trompia, ha svolto un Executive Master in Aviation Management. Già responsabile assistenti di volo Ryanair per la base della compagnia aerea all’aeroporto di Bergamo – Aeroporto di Orio al Serio, ricopre il ruolo di Base Manager di Seas, società di manutenzione degli aeromobili Ryanair di cui è ceo il nostro presidente Alessandro Cianciaruso. Un caldo benvenuto a Laura, arrivata ad arricchire il panorama delle professionalità del nostro Club. La cerimonia di spillatura è stata condotta dal presidente in collaborazione con Greta Bertuletti.
Dic 30, 2021 | periodico
Michele Monaci e Greta Bertuletti i prossimi presidenti del Club
Il 2 dicembre l’assemblea elettiva del Rotary Club Dalmine Centenario ha accolto con un applauso collettivo la proposta di affidare a Michele Monaci e, in successione, a Greta Bertuletti la presidenza del nostro club per i prossimi due anni rotariani. Le candidature sono state accolte con entusiasmo e accompagnate dal convinto appoggio di tutti i soci. Sia Michele che Greta hanno dimostrato grandi capacità nella gestione della segreteria del Club e hanno maturato una importante esperienza rotariana. A loro il presidente Alessandro Cianciaruso ha rivolto parole di ringraziamento per avere accettato l’incarico, facendosi portavoce del sentimento comune di stima e appoggio per l’impegno che saranno chiamati a svolgere.

Il Presidente Eletto, Michele Monaci, ha proposto per l’anno rotariano 2022/2023 la seguente squadra per il proprio Consiglio Direttivo: past president Alessandro Cianciaruso, segretario e presidente nominato Greta Bertuletti, tesoriere Carmine Pagano, prefetto Eugenio Sorrentino, delegato Rotary Foundation Roberto Peroni; consiglieri Beniamino Aliberti, Gian Battista Gualdi, Roberto Lodovici, Alice Melocchi, Alessandra Ravasio, Andrea Salvi.
SPESA SOLIDALE A DALMINE

La missione prenatalizia è stata compiuta nel rispetto della tradizione e alle Parrocchie di S.Andrea e S.Maria di Sforzatica di Dalmine è confluita la spesa solidale messa a segno dal Rotary Club Dalmine Centenario, nelle persone del segretario Greta Bertuletti e del past President Silvano Onori. Consapevoli che mai abbastanza si fa per chi ha bisogno, abbiamo voluto rinnovare con gioia il piccolo aiuto atto a rendere più partecipato il Santo Natale e le festività a seguire. Il contributo, come sempre, arriva prima e innanzitutto dal cuore. Se abbiamo contribuito ad accendere un sorriso, ne siamo felici e anche per noi il Natale sarà stato più pregno del suo vero significato.
LA CONVIVIALE NATALIZIA

La tradizionale conviviale natalizia, con soci e familiari, si è tenuta il 16 dicembre in interclub con Inner Wheel Treviglio a La Vacherie di Brusaporto. La serata si è aperta con la Santa Messa celebrata da mons. Giulio Dellavite. Ancora una volta, in occasione dell’appuntamento prenatalizio, il R.C. Dalmine Centenario ha acquisito i prodotti confezionati dall’Associazione Spazio Autismo, consentendo di contribuire alle attività a favore dei ragazzi autistici e arricchire la dotazione di premi in palio per la lotteria finale. Nel corso della serata spazio anche all’esibizione al clarinetto di Carolina Salvi, figlia del socio Andrea e di Maura, la quale ha impreziosito l’atmosfera con note natalizie.




Dicembre mese della prevenzione e cura delle malattie – Il messaggio del Governatore 2042 Edoardo Gerbelli
Stiamo vivendo un periodo, a causa della pandemia, dove la coscienza di ognuno di noi prende ancora di più consapevolezza della necessità della prevenzione e della cura delle malattie. Ogni giorno siamo travolti dalle notizie sulla diffusione del virus e sembrano dei bollettini di guerra. Non dobbiamo scoraggiarci perché abbiamo la possibilità di combattere questa pandemia vaccinandoci, proprio come stiamo facendo con i nostri service nel mondo e con la campagna per la eradicazione della polio. Per noi la salute è tutto. Nel mondo 400 milioni di persone non possono permettersi o non hanno accesso alle cure mediche di base. Noi riteniamo che avere una buona assistenza sanitaria sia un diritto di tutti.
Il Rotary si sforza di migliorare e ampliare l’accesso alle cure a basso costo e gratuite nelle aree sottosviluppate. I nostri soci provvedono a educare e mobilitare le comunità per aiutare a prevenire la diffusione delle malattie più importanti. I nostri soci combattono varie malattie, tra cui malaria, HIV/AIDS, Alzheimer, sclerosi multipla, diabete e polio. La prevenzione è altrettanto importante, e per questo siamo impegnati nell’educazione sanitaria e nel fornire test per l’udito, la vista e cure dentistiche. La Fondazione Rotary sta cambiando il mondo con sovvenzioni per progetti e attività in tutto il mondo e nella tua comunità: $ 65 milioni in sovvenzioni elargite dal Rotary per combattere le malattie e 99% riduzione dei casi di polio sin dall’avvio del nostro programma nel 1985. Tutto questo grazie alla generosità e all’impegno di ogni rotariano che oltre a donare sempre di più si sente coinvolto nell’assistenza diretta alle persone bisognose di cure. Le nostre donazioni alla Rotary Foundation rendono il Rotary una associazione leader alla quale le organizzazioni mondiali che coordinano il settore della salute si rivolgono per promuovere campagne di prevenzione e di cura.
Nov 30, 2021 | periodico
La visita del Governatore Edoardo Gerbelli
Il 25 novembre il nostro Club ha accolto il Governatore AR 2021- 2022 Edoardo Gerbelli, accompagnato dalla gentile consorte e da Roberto Lodovici. La visita ha permesso di esporre i programmi continuativi, le nuove iniziative e l’impegno che portiamo avanti nei confronti di Rotary Foundation e End Polio Now, che ci vedono tra i maggiori e costanti contributori a livello distrettuale.


Il Governatore ha mostrato di apprezzare la conduzione di progetti pluriennali di grande valore sociale, dalla sicurezza stradale al sostegno a Spazio Autismo, la Ruota d’Oro che mira a diffondere i principi del Rotary tra i bambini, come pure l’aver promosso un Premio di Laurea intitolato a Friedel Elzi, ritenendo meritoria la volontà di ricordare i soci non più tra noi e che hanno segnato con la loro azione il fare rotariano. A tale riguardo, il Governatore ha sottolineato l’importanza della memoria, invitando a dedicare un fondo comune al progetto dedicato alla memoria di grandi rotariani che ci hanno preceduto e che dovrà servire per il finanziamento di borse di studio, premi di laurea e attività di ricerca incentrate sul Rotary.

“Se vuoi correre veloce vai da solo, ma se vuoi andare lontano corri con gli altri” – ha detto Edoardo Gerbelli all’inizio del suo intervento alla serata del R.C. Dalmine Centenario, a significare l’importanza di fare squadra per cogliere gli obiettivi, e richiamando il motto del Presidente Internazionale Shekhar Mehta: “Servire per cambiare vite”. La mano che sostiene il mondo è il messaggio più eloquente dello spirito rotariano volto al servizio per impegnarsi a dare vita a progetti realizzabili, coinvolgendo il maggior numero di soci.

Nell’era multimediale è altrettanto importante l’uso consapevole dei social, che contribuiscono a dare ampia visibilità al Rotary e ad attrarre interesse e attenzione nei confronti dell’azione rotariana. E’ necessario che il Rotary non ia visto come semplice strumento di beneficenza, ma faccia emergere la professionalità di chi ne fa parte perché sia al servizio dei progetti. E in tal senso, Gerbelli ha richiamato l’importante di donare quanto più possibile alla Fondazione per sostenere massimamente i progetti. Ricevendo il contributo del nostro Club, Edoardo Gerbelli ha invitato i soci a iscriversi al convegno che si terrà il 9 aprile 2022 a Sotto il Monte Giovanni XXIII sul tema sarò “La Pace e il Rotary”, con l’obiettivo di mettere a confronto l’enciclica “Pecem in Terris” di Papa Giovanni XXIII con i principi del Rotary.
Il Risveglio dei Templari di Roberto Lodovici


A parlare del mondo dei Templari nel nostro Club era stato, negli anni passati, l’amico Friedel Elzi. I soci di lunga data ricordano di esserne rimasti particolarmente affascinati. Tra essi, Roberto Lodovici, il quale ha scritto, pubblicato e presentato in anteprima, nella serata a lui dedicata e in interclub con R.C. Terra di San Marco e Isola Bergamasca Ponte San Pietro, il suo ultimo libro dal titolo “Il Risveglio dei Templari”. Un titolo che è anche richiamo emblematico a quanto ha potuto approfondire fino a generare un romanzo che accompagna il lettore in un percorso attraverso i secoli e luoghi lontani.

Che cosa si cela nella Cattedrale di Chartres? Qual è il suo rapporto con i Templari? Quali segreti nascosero questi mitici cavalieri dopo il loro ritorno da Gerusalemme? Sono queste le domande che condurranno i nostri protagonisti dalla biblioteca di Chartres all’isola di Mull in Scozia, da Port Louis a Durham in North Carolina, passando da New York, in un viaggio che darà alle loro vite un nuovo significato.
Michel Hervé, noto architetto di Parigi, riceve un’insolita richiesta dal lontano Oriente: edificare su di un’isola vicino a Mauritius, sopra le rovine di un antico Tempio, una cattedrale simile a quella di Chartres ma solo nel suo aspetto esoterico. Incuriosito, insieme alla moglie Isabelle, docente di storia antica alla Sorbonne, parte per l’isola dove incontrerà Jacques e Sophie, due enigmatici e misteriosi committenti, che gli mostreranno una fulgida pietra con impresso un emblema che si scoprirà essere un simbolo templare. Inizia così un viaggio nel passato alla ricerca di antiche verità, fino a che la ritrovata saggezza dei Templari verrà riportata alla luce e messa al servizio dell’umanità nel momento in cui è chiamata ad affrontare nuove sfide.


Buona lettura di questo libro che, al pari delle precedenti pubblicazioni firmate da Roberto Lodovici, è destinato a scalare le classifiche.
Novembre è il mese della Fondazione Rotary
La Fondazione Rotary trasforma le tue donazioni in progetti che cambiano vite a livello locale e internazionale. Durante gli ultimi 100 anni, la Fondazione ha speso 3 miliardi di dollari per iniziative sostenibili e capaci di cambiare in meglio la qualità della vita. Possiamo dire con orgoglio che il 90,8% delle donazioni viene destinato direttamente al sostegno dei nostri progetti di service. Sabato 20 novembre si è tenuto via Zoom il seminario distrettuale sulla Fondazione Rotary. Quest’anno il R.C. Dalmine Centenario ha versato 104,65 dollari (90 euro al cambio applicato da RF) per ogni socio effettivo. Contestualmente, abbiamo corrisposto 1.000 euro a End Polio Now. Grazie a ciò, il R.C. Dalmine Centenario ha ricevuto l’Attestato di apprezzamento e figura tra i 16 club che nel 20/21 hanno maggiormente contribuito e tra quelli che hanno raggiunto l’obiettivo del 100% di donazione alla Fondazione “Every Rotarian every Year”. Il R.C. Dalmine Centenario è l’unico club della Bergamasca ad avere ottenuto entrambi gli attestati.
LA LUNA SULLE ALI La Protezione Civile, il ritratto di un’epoca


Il 19 novembre, nella Sala Viterbi del Palazzo della Provincia di Bergamo, per iniziativa del Rotary Gruppo Orobico 1 e 2, si è svolta la presentazione del libro “LA LUNA SULLE ALI La Protezione Civile, il ritratto di un’epoca”, biografia di Giuseppe Zamberletti scritto a quattro mani da Gianni Spartà e Lorenzo Alessandrini. A parlarne il PDG Giuseppe Navarini, il presidente della Commissione Azione Internazionale Alberto Barzanò, il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi, il Prefetto di Bergamo Enrico Ricci, Angelo Novara – delegato Governatore 2042 per la protezione civile, insieme a Gianni Spartà, una delle due firme del libro, e Eugenio Sorrentino, giornalista e prefetto del R.C. Dalmine Centenario in veste di chairman.
«Viaggiavo di notte diretto a Roma, mi affascinava il riflesso della luna sulle ali di aerei postali. La mia carriera politica ha preso il volo all’insegna della bellezza».
Con questa immagine che dà il titolo alla sua biografia, Giuseppe Zamberletti sintetizza l’inizio della lunga avventura nel cuore delle istituzioni. Parlamentare per sette legislature, sottosegretario, ministro, abile mediatore sul palcoscenico e dietro le quinte del potere democristiano, a lui si deve la nascita della Protezione Civile. Ne ha fatto un fondamentale servizio dello Stato sul fronte di devastanti terremoti in Friuli e in Irpinia, ne ha esportato il modello nel Mar Giallo durante un’emergenza umanitaria tra i barconi di migliaia di vietnamiti fuggiti dall’inferno comunista e salvati da navi militari italiane.
La Luna sulle ali è anche il ritratto di un’epoca con alcuni dei suoi momenti più drammatici: il sequestro di Aldo Moro, il terrorismo rosso e nero, la strage di Ustica. Da testimone o protagonista, in ogni caso da lucido professionista della memoria, Zamberletti racconta in questo libro ciò che ha visto, fatto e pensato.
«L’Italia gli è grata», scrive nel suo ricordo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella presente ai funerali di Stato celebrati a Varese il 29 gennaio del 2019.
Ott 31, 2021 | periodico
“LE PAROLE DI PAUL HARRIS”, IL NUOVO LIBRO ROTARIANO DI ANGELO DI SUMMA PRESENTATO PER LA PRIMA VOLTA IN INTERCLUB NEL DISTRETTO 2042
“Le parole di Paul Harris”, ultimo titolo della trilogia sul fondatore del Rotary, a firma di Angelo Di Summa e pubblicata nella collana Super di Pernice, è stato al centro della serata di formazione rotariana organizzata, nella cornice de “La Vacherie” di Brusaporto, dal Rotary Club Dalmine Centenario e condivisa con i Rotary Club Isola Bergamasca e Treviglio, tutti del Distretto 2042, con l’intervento dell’autore, rotariano, giornalista e scrittore. Presenti anche l’editore, Andrea Pernice, PDG del Distretto 2041, il socio onorario PDG Marco Milanesi e Roberto Lodovici, Assistente del Governatore per il Gruppo Orobico 2.



Di fronte a un uditorio qualificato e attento, l’autore, presentato dal Presidente del Club ospitante, Alessandro Cianciaruso e salutato da Claudia Martina, Presidente del RC Ponte San Pietro, e da Giuseppe Leoni, Presidente del RC Treviglio, ha illustrato il senso della sua ricerca, ormai pluriennale, tesa da un lato a cercare di dare sistematicità alle “parole” di Paul Harris, strappandole alla occasionalità, dall’altro a contestualizzare sul piano storico e filosofico la genesi dell’idea rotariana da parte del fondatore Paul Harris, intellettuale illuminato, portatore di idee radicalmente innovative e frutto di un mondo culturale complesso che spazia dall’etica del calvinismo all’Illuminismo, dal trascendentalismo di Emerson e Thoreau al pragmatismo di Peirce, dalla pedagogia democratica di Dewey all’utilitarismo di Bentham, dall’evoluzionismo al pacifismo. “L’album di famiglia dei rotariani -ha sostenuto l’oratore- è ben più ampio di quanto essi normalmente abbiano contezza”. Partendo da queste premesse e attualizzando il discorso, Di Summa ha invitato i rotariani ad approfondire l’essenza del rotarismo prima ancora di pensare alla sua pratica, peraltro necessariamente conseguente. “Se è giusto concentrarsi su quanto di benefico il Rotary fa nel mondo attraverso i Club e la Fondazione, non bisogna dimenticare che il movimento concepito da Paul Harris, prima che essere ‘azione’, è ‘modo di essere’ e ‘formazione’, sposando fino in fondo la storia, come campo progressivo di esperienza, con tutti i rischi che ciò comporta, come una navigazione in mare aperto”. La rotta indicata da Paul Harris resta quella di una continua proiezione verso il futuro, evitando il rischio mortale dell’autocompiacimento e della chiusura autoreferenziale”. “Mai dimenticare che Paul Harris ha guardato ai rotariani come uomini disposti a mettersi continuamente e cartesianamente in discussione per testimoniare la fede in un futuro di speranza e felicità, con l’obiettivo finale della fratellanza universale.


Il R.C. Dalmine Centenario in visita al R.C. Villeneuve Loubet



La prima tappa fuoriporta dell’anno rotariano 2021-2022 ha visto una delegazione del R.C. Dalmine Centenario, guidata dal presidente Alessandro Cianciaruso, fare visita tra il 15 e il 17 ottobre al Club gemellato Villeneuve Loubet Marine Baie des Agnes, presieduto da Jean Jacques Frantz. Una tre giorni nell’incantevole località della Costa Azzurra, servita a rinsaldare la storica amicizia tra i due sodalizi e a promuovere un momento di confronto dopo il periodo di lontananza fisica dovuta alle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19. Tante le riflessioni a margine di una ripartenza che riguarda tutti i territori presidiati dal Rotary e la condivisione di un rinnovato impegno verso i progetti comuni, a cui associarne possibili nuovi. Nell’occasione, si è parlato anche de “La Ruota d’Oro”, ovvero il Rotary spiegato ai bambini, iniziativa che ha suscitato grande interesse tra gli amici francesi.
ISTITUZIONE COMMISSIONE PROGETTUALE DEDICATA AL PROGETTO “LA RUOTA D’ORO”
Il R.C. Dalmine Centenario ha invitato i Club a nominare un proprio rappresentante per costituire una Commissione che possa gestire il progetto da noi patrocinato e condiviso dal gruppo orobico 2 “ LA RUOTA D’ORO – IL ROTARY RACCONTATO AI BAMBINI E SEGNI DI PACE”. Dopo la prima dello spettacolo teatrale, trasmessa in diretta straming il 4 marzo 2021 e disponibile online, è nostra intenzione promuovere lo spettacolo e riuscire a produrlo dal vivo,sia nell’area di competenza del Distretto 2042 che a livello rotariano nazionale. Il socio Oreste Castagna, promotore del progetto, regista e attore, ha suggerito al consiglio direttivo del Rotary Club Dalmine Centenario di pianificare la promozione dello spettacolo, impegnandosi a portarla avanti attraverso il suo studio, come parte integrante del service. Il consiglio direttivo del nostro club, riunitosi lo scorso 7 ottobre, ha accolto la proposta del socio e suggerito che venga creata una commissione ad hoc , composta da un rappresentante di ogni club partecipante, che monitori i progressi della promozione e del service.
IL NOSTRO PRESIDENTE, ALESSANDRO CIANCIARUSO, ALL’UDIENZA PAPALE

Il nostro presidente, Alessandro Cianciaruso, è stato presente nel mese di ottobre all’udienza papale a Roma e, nella sua veste di rotariano, ha fatto benedire da Papa Francesco il gagliardetto del Rotary Club Dalmine Centenario. Breve, com’è ovvio, ma intenso nello sguardo e nelle parole l’incontro con il Pontefice, che è passato a salutare rivolgendosi a ciascuno dei presenti. “Una carica umana e spirituale straordinaria” – ha sottolineato Alessandro Cianciaruso, che ha partecipato all’udienza papale insieme a Andrea Pernice, PDG Distretto 2041.
END POLIO NOW: “Strategia di eradicazione della polio 2022–2026: mantenere una promessa”
La pandemia di Covid-19 ha sicuramente creato problemi all’azione internazionale finalizzata a debellare la poliomielite, certamente non ridotto gli sforzi del programma End Polio Now del Rotary nel mondo. Oggi più che mai, il Rotary rinnova lo sforzo per eradicare la seconda malattia umana della storia. Il vaccino antipolio continuerà a viaggiare per garantire la più capillare campagna di immunizzazione. Un anniversario importante quello del 24 ottobre 2021, in cui si celebra la World Polio Day e in cui ricorre il trentatreesimo anniversario della Global Polio Eradication Initiative (GPEI), ideata nel 1988 dai 5 partner: Organizzazione Mondiale della Sanità, Unicef, Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie Statunitensi (CDC), Rotary International e Fondazione Bill e Melinda Gates al fine di eradicare la poliomielite a livello mondiale, liberando la popolazione da questa antica piaga dell’umanità. Non esistendo farmaci in grado di curare questa malattia, l’unica possibilità di difesa è rappresentata dalla prevenzione vaccinale. Grazie alle campagne di vaccinazione di massa i casi di poliomielite dal 1988 ad oggi sono diminuiti del 99,9% e la stessa Italia è stata ufficialmente certificata “polio-free” il 21 giugno 2002 (anche se l’ultimo caso che si è manifestato nel nostro Paese risale al 1982).
Come noto, per anni nel mondo sono state implementate numerose importanti iniziative volte ad aumentare la consapevolezza sull’importanza di spegnere eventuali focolai esistenti sensibilizzando le istituzioni e la popolazione su una malattia troppo spesso dimenticata. Tuttavia, nonostante di recente anche la Regione Africana sia stata certificata libera dal poliovirus selvaggio, la poliomielite purtroppo è ancora una triste realtà che continua a mietere numerose vittime sia in termini di invalidità che in termini di mortalità, tra le quali, con una maggiore incidenza, i bambini sotto i cinque anni. Infatti, nonostante gli enormi progressi della medicina in ambito vaccinale, di cui oggi più che mai siamo testimoni grazie alla vaccinazione anti-SARS-Cov-2, che ha permesso il contenimento della Pandemia e un principio di ritorno alla tanto attesa normalità di cui il mondo intero è stato privato per due lunghi anni, la ricomparsa della poliomielite nei Paesi polio-free continua a rimanere un evento possibile, fintanto che ci saranno zone del mondo in cui la malattia è presente e diffusa.
Sebbene oggi tale patologia sia endemica nei soli Paesi del mondo: (Pakistan, Afghanistan, Nigeria, Papua Nuova Guinea e Somalia), la persistenza di focolai epidemici, anche se localizzati in aree geograficamente circoscritte, costituisce un rischio latente per la globalità della popolazione; rischio peraltro notevolmente amplificato dal movimento della popolazione da quelle aree per ragioni familiari, economiche, culturali, ma soprattutto sociali nel contesto dei flussi di popolazioni sfollate e del rientro dei rifugiati. Inoltre, il blocco imposto dalla pandemia Covid-19 nell’era pre-vaccinale e le persistenti barriere etniche e religiose, che hanno impedito di raggiungere ogni bambino con i vaccini antipolio, hanno contribuito ad un aumento esponenziale dei casi di malattia. Solo nel 2020, infatti, sono stati registrati 1226 casi di tutte le forme di poliomielite rispetto ai soli 138 del 2018.
Questi numeri appaiono ancor più preoccupanti se si considera che, come suggeriscono i recenti dati UNICEF e le numerose pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali gli ultimi 18 mesi hanno visto un significativo e vertiginoso calo delle coperture relativamente alle vaccinazioni infantili: circa 23 milioni di bambini hanno perso le vaccinazioni di routine nel 2020, con un aumento di 3,7 milioni rispetto al 2019. Una delle ragioni principali di questo importante decremento delle coperture vaccinali è stata la diversione delle risorse allocate e stanziate dalla impellente necessità di combattere la Pandemia COVID-19, protagonista indiscussa del panorama sanitario, politico, economico e sociale dell’ultimo biennio. India e Pakistan, in particolare, sono i due Paesi con il maggiore aumento delle vaccinazioni infantili dimenticate, per un totale di 4 milioni di dosi non somministrate.
Per quattro mesi del 2020 anche la GPEI si è trovata costretta a sospendere le campagne porta a porta contro la polio per proteggere le comunità dalla diffusione del COVID-19, allocando le sue risorse economiche ed umane per sostenere la risposta alla pandemia in quasi 50 Paesi. Ad aggravare la situazione il fatto che la maggior parte dei bambini privati del vaccino (molti dei quali provengono da comunità con accesso limitato ai servizi di prevenzione, spesso isolate dai centri sociali e soggette a conflitti politici e sociali sempre in aumento e ricorrenti) non ha ricevuto neanche una singola dose di vaccinazione.
A tal proposito, la scarsa consapevolezza e il dilagante fenomeno della Vaccine Hesitancy hanno ostacolato il progresso dell’eradicazione della polio soprattutto nei due Paesi con il maggior numero di casi di poliovirus selvaggi segnalati: Pakistan e Afghanistan. Entrambi i Paesi, infatti, hanno registrato un picco di casi durante il 2020 dopo che la vaccinazione anti-poliomielite è stata sospesa per dare spazio alla campagna di vaccinazione anti-COVID-19 e proteggere le comunità dalle gravi incombenze della Pandemia.

Casi di poliovirus selvaggi segnalati in Pakistan e Afghanistan nei primi 10 mesi di ogni anno dal 2011 al 2021
Alla ripresa delle vaccinazioni antipolio nell’agosto 2020, entrambi i Paesi hanno registrato nel 2021 il numero più basso di casi di polio segnalati in più di un decennio. Per questo, le Nazioni Unite si stanno preparando a vaccinare tutti i bambini sotto i 5 anni in Afghanistan, compresi gli oltre 3,3 milioni che non potevano essere raggiunti dal 2018, a dar prova, ancora una volta, di quanto la vaccinazione rappresenti l’unico strumento reale e tangibile quale arma salvavita contro le malattie infettive.
Al fine di proseguire lungo la strada di questi incoraggianti successi, il Pakistan e l’Afghanistan hanno chiesto una rinnovata solidarietà globale e l’approvvigionamento di risorse continue necessarie per eradicare questa malattia prevenibile esclusivamente con la prevenzione vaccinale. Essi, dunque, si sono impegnati a rafforzare la loro partnership con GPEI per migliorare le campagne di vaccinazione e l’impegno con le comunità ad alto rischio di polio.
A tal fine, nel giugno 2021, il GPEI ha lanciato il piano “Strategia di eradicazione della polio 2022–2026: mantenere una promessa” che sostituisce la precedente programmazione 2019-2023.
Il Piano strategico 2022-2026, soprattutto nel delicato contesto attuale, in cui la pandemia di COVID-19 sta continuando a devastare il mondo dopo i 211,7 milioni di casi e 4,43 milioni di morti (al 23 agosto 2021), poiché le campagne di vaccinazione di massa hanno ridotto la drastica situazione in termini di mortalità e morbilità (al 23 agosto 2021, il 24,6% della popolazione mondiale era completamente vaccinato, il 32,7% aveva ricevuto almeno una singola dose e 33,56 milioni di dosi venivano somministrate su base giornaliera), sottolinea l’urgenza di rimettere nuovamente al primo posto gli sforzi per l’eradicazione della polio proponendo una serie completa di programmi strategici implementati a tal fine.